Avviata la divisione dei fondi nazionali stanziati col “Cura Italia” per i lavoratori della sanità siciliana. Oltre 20 milioni di euro che arriveranno al personale sanitario impegnato nella gestione dell’emergenza Covid-19 a partire dai prossimi giorni.
“Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sono riuscite a ottenere un risultato importantissimo per dare il giusto riconoscimento a chi è impegnato in prima linea per evitare il diffondersi del contagio e per curare i casi positivi al coronavirus”, commentano i segretari generali delle federazioni regionali, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango.
E aggiungono: “Adesso si prosegua questo percorso con le contrattazioni decentrate in sede aziendale e con la necessaria identificazione di risorse aggiuntive per implementare il fondo, così come già successo in altre regioni, Lombardia ed Emilia Romagna per esempio. Non possiamo dimenticare, infatti, che, a causa dei tagli dovuti al piano di rientro del 2009, i lavoratori della sanità pubblica siciliana ad oggi percepiscono il salario accessorio più basso d’Italia. Infine, considerando i rischi a cui sono sottoposti e il lavoro che hanno svolto in queste settimane senza risparmiarsi mai, è opportuno che si dispongano misure analoghe anche per i lavoratori della sanità privata e per i dipendenti di Seus 118 nel settore dell’emergenza-urgenza”.
Tra le richieste dei sindacati per la contrattazione in sede aziendale anche il riconoscimento dell’indennità malattie infettive a tutto il personale che ha contatti con pazienti Covid e la possibilità di aumentare al massimo previsto i tempi di vestizione, considerando l’importanza fondamentale di questa operazione per la prevenzione dei contagi.
“Dovendo definire accuratamente le tappe da seguire in questo percorso e volendo fare il punto sull’applicazione del Protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della sanità nell’emergenza Covid-19 – concludono Agliozzo, Montera e Tango – chiediamo all’assessore Ruggero Razza di convocare al più presto in via telematica il comitato regionale, così come stabilito tra l’altro nel corso della prima seduta del 1 aprile 2020”.
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