Diminuisce l’indice di trasmissibilità del covid19, e quindi l’effetto contagio: questa settimana si fissa a 0,89 rispetto allo 0,96 della settimana precedente. Anche l’incidenza scende e si fissa a 375 su 100mila abitanti rispetto a 458 della scorsa settimana. Emerge, secondo quanto si apprende, dal monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia di covid19.
Cala l’occupazione delle terapie intensive
Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 3,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 19 maggio) rispetto al il 3,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 12 maggio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 10,9% (rilevazione giornaliera al 19 maggio) rispetto al 12,6% (al 12 maggio). Lo evidenzia il monitoraggio settimanale sempre dell’Iss e del ministro della salute.
Mortalità primo trimestre 2022 vicino a pre-pandemia
La mortalità in Italia sta tornando ai livelli precedenti alla pandemia. Nel primo trimestre 2022 sono stati registrati 192.198 decessi, 10mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2021 (202.446) e un calo di 12 mila unità rispetto al 2020 (204.590). Il numero di morti è tuttavia ancora superiore di circa 6 mila unità (il 4,5%) rispetto al periodo pre Covid, quando il numero di decessi medio tra il 2015 e 2019 si fermava a 184.008. Questi sono i numeri sulle statistiche di mortalità pubblicate dall’Istat. La rilevazione non comprende le cause di mortalità; al momento non è pertanto possibile attribuire il calo dei decessi alla flessione della curva della pandemia.
Quasi 22 mila i decessi in questo primo scorcio di anno
La riduzione dei decessi non si discosta molto dall’andamento della mortalità per covid19: secondo le rilevazione del ministero della Salute, dal 1° gennaio di quest’anno, sono stati 21.981 i decessi per Covid; nello stesso periodo del 2021 erano stati 35.187 (12.855 in meno). Più incerto il confronto con i dati dei primi mesi del 2020, quando le difficoltà nella diagnosi di Covid e nella notifica dei decessi ha reso più difficoltosa la raccolta dei dati. Tra le aree del Paese, l’eccesso di mortalità rispetto al periodo pre-pandemia resta più elevato al Sud (+8%), mentre al Centro e al Nord si registrano valori di poco superiori al 2%.
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