“Se ne avessi la possibilità e l’autorità mi prodigherei per creare per i no vax campi di concentramento” è questa la frase shock di un dirigente medico presso gli Ospedali riuniti Villa Sofia – Cervello di Palermo, contenuta in un commento apparso questa mattina sulla piattaforma social Linkedin segnalato da più utenti all’europarlamentare, e candidata a sindaco del capoluogo siciliano, Francesca Donato.
Donato “Inammissibile ed indecente che un medico parli così”
“Trovo inammissibile e indecente – afferma la deputata europea – che un medico parli in questa maniera di uomini e donne che hanno scelto liberamente di non vaccinarsi. Ho notato che sia il post che il commento del dottor Di Marco sono spariti, tuttavia segnalerò ugualmente la vicenda all’Ordine dei medici perché soggetti di questo tipo stiano lontani dai nostri ospedali”.
Nel commento incriminato che ha scandalizzato gli utenti del social per professionisti, il medico palermitano etichettava anche i no vax come “animali” e chiosava il suo post scrivendo: “creerei per loro anche dei forni per tenerli al calduccio”.
A fine gennaio l’europarlamentare presentò ricorso contro campagna vaccinale
L’europarlamentare, nei giorni scorsi, a fine gennaio, presentò un esposto a Roma contro la campagna vaccinale in Italia “sarebbe stata avviata ignorando le indicazioni dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) sulla natura dei vaccini e la necessità della prescrizione medica”.
L’esposto alla Procura di Roma
Nell’esposto presentato alla procura di Roma dall’europarlamentare indipendente viene individuato anche un altro vulnus della campagna vaccinale italiana e cioè la mancata prescrizione medica: “nelle indicazioni fornite alle Asl ed a tutti i soggetti coinvolti nella campagna vaccinale – continua la Donato – il Ministero della Salute e l’Aifa hanno omesso di precisare la necessità di prescrizione medica per la somministrazione dei cosiddetti vaccini privando così ogni cittadino di un fondamentale strumento di garanzia per la sua salute, ovvero del parere di un medico rispetto alla necessità, sicurezza e opportunità di somministrare un farmaco senza considerare le condizioni personali del soggetto”.
“I numeri della pandemia in Italia sono impietosi, con questo esposto chiedo alla magistratura di fare luce su quella che non è più una campagna vaccinale ma un colossale imbroglio che ha come vittime i cittadini italiani”, conclude Donato che è candidata a sindaco di Palermo.
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