Sono 1.508 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell’isola a fronte di 17.543 tamponi processati in Sicilia. L’incidenza sale leggermente al all’8,6% ieri era al 8,5%. L’isola nettamente resta al primo posto per nuovo contagio giornaliero. Al secondo posto c’è la Toscana con 700 contagi.
Gli attuali positivi sono 21.265 con un aumento di altri 563 casi. I guariti sono 933 mentre nelle ultime 24 ore si registrano 12 vittime e il totale dei decessi resta a 6.201.
La Regione Sicilia comunica che i decessi riportati oggi sono relativi: uno è di oggi, 8 del 19 agosto, 3 del 18 agosto e 1 del 16 giugno.
Sul fronte ospedaliero sono adesso 746 i ricoverati, 22 in più rispetto al giorno precedente mentre in terapia intensiva sono 83 i ricoverati lo stesso numero di ieri.
Sul fronte del contagio nelle singole province la situazione è la seguente: Palermo 231, Catania 411, Messina 128, Siracusa 148, Ragusa 144, Trapani 101, Caltanissetta 135, Agrigento 147, Enna 63.
Italia tutta bianca. Non ci sarà, infatti, un cambio di colore per la Sicilia da bianco a giallo in base ai dati del monitoraggio settimanale ora all’esame della cabina di regia. Secondo quanto si apprende i parametri sarebbero ancora dentro le soglie.
Sono 18 le Regioni o Province Autonome classificate a rischio moderato. Le restanti 3 Regioni (Lombardia, Veneto e Lazio) risultano classificate a rischio basso, secondo i dati contenuti nella bozza del monitoraggio Iss-Ministero della Salute all’esame oggi della Cabina di regia. A sorpresa rispetto ai dati fin qui noti secondo il monitoraggio nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica ma i tassi salgono: in intensiva aumento al 4,9% (rilevazione giornaliera ministero), da 322 ricoverati (10 agosto) a 423 (17 agosto), in aree mediche a 6,2% (da 2.880 a 3.472); in 12 Regioni allerta di ripresa del contagio. Nessuna regione denuncia molteplici allerta.
Resta sostanzialmente stabile l’incidenza dei contagi per 100 mila abitanti in Italia. Questa settimana è pari a 74 casi ogni 100 mila abitanti nella settimana 13-19 agosto aggiornato a ieri contro 73 della settimana precedente e 68 di quella ancora antecedente.
Ma ci sono delle eccezioni fra cui proprio la Sicilia. Nello specifico Sardegna con 156,4, Sicilia con 155,8 e Toscana con 127,3 sono le regioni con l’incidenza di casi per 100mila abitanti più alta in Italia. Questi i dati dell’incidenza a 7 giorni per 100.000 abitanti per il periodo di riferimento 13-19 agosto (con aggiornamento al 19 agosto) contenuti nella tabella degli indicatori nel monitoraggio. Nella classifica seguono Umbria (92,6), Emilia Romagna (87,5) e Calabria (81,4). Cinque quelle sotto soglia 50 casi per 100mila abitanti: Friulia Venezia Giulia (46,1); Lombardia (34,9); Molise (24,6); Piemonte (38); Puglia (43,9).ù
Sono sempre la Sardegna e la Sicilia le due regioni con il tasso di occupazione delle terapie intensive più alto, entrambe al 9,2% Secondo i dati riportati dall’Iss- Ministero della Salute nel consueto monitoraggio settimanale valido per le decisioni da adottare in cabina di regia sulle fasce di colore previste per le regioni le due isole si attestano al 9,2% sotto la soglia del 10% prevista dai nuovi paramenti. Un dato che rivede al ribasso quello dell’Agenas che dava il 10%in Sicilia giù due giorni fa e l’11% ieri sera. Seguono al 6,7% la Toscana e la Calabria al 6,5% con l’Emilia Romagna al 5,8%.
L’isola, però, è oltre soglia per occupazione di posti letto in area medica con il 16,5% (contro il tetto del 15%), seguita, ma dentro soglia, dalla Calabria con 13,8%, Sardegna (9,9%) e Basilicata (9,6%). La Campania registra un tasso di 8,5%, il Lazio di 7,9%, l’Umbria 6,6% e la Toscana 6,1%. Le altre si attestano tra il 4 e il 5 per cento. La regione con il più basso tasso di occupazione in area medica è il Friuli Venezia Giulia con il 2%. Basso anche in Piemonte con 2,3%. La media nazionale è al 6,2%.
“La circolazione della variante Delta è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale” si legge ancora nel monitoraggio in cui si sottolinea che “una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”. Opportuno, dunque, “realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”.