Allarme contagio e incremento dei ricoveri da Covid19 in Italia con tre regioni sopra soglia e una provincia a quasi 650 casi per 100 mila abitanti
L’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare. Il livello rilevato è di 155 per 100mila abitanti rispetto a 125 per 100mila abitanti della settimana precedente. Nel periodo 10 novembre – 23 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,20 (range 1,12 – 1,28). Il livello è al di sopra della soglia epidemica ma diminuzione rispetto a 1,23 della settimana precedente. Emerge dai dati del monitoraggio settimana Covid Iss-Ministero della Salute.
Le regioni e province autonome con incidenza più alta di casi Covid19 vedono questa settimana al primo posto la PA di Bolzano con 645,7 contagi per 100mila abitanti. A seguirla a distanza, ci sono altre 3 regioni che superano quota 300, cioè ben oltre il livello di soglia fissato a 50 casi per 100mila abitanti: Friuli Venezia Giulia con 336,3 casi, Veneto con 317,1 e Valle d’Aosta con 309,1 rispetto ad una media nazionale a 155. Questo il dato, aggiornato al 2 dicembre, evidenziato dalla Tabella sugli indicatori decisionali che accompagna il Monitoraggio settimanale Iss-Ministero Salute.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 7,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 02 dicembre) in salita rispetto al 6,2% della scorsa settimana (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 novembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 9,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 02 dicembre) contro l’8,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 novembre).
Nelle intensive sopra la soglia di occupazione del 10% ci sono: Bolzano (17,5%), Fvg (14,9%), Marche(12%),Veneto (10,5). La Valle d’Aosta, con il 28,3%, è la regione con la percentuale più alta percentuale di posti letto in area medica occupata da pazienti Covid19. A seguirla, il Friuli Venezia Giulia, con il 23%, e la Provincia Autonoma di Bolzano con il 19,8%. Le altre regioni e province autonome non superano la soglia di allerta del 15%. Tra i valori più elevati: Calabria con il 14,1%, Lombardia con il 13,4% e Lazio con il 10,8%.
In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (30.966 vs 23.971 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (33% rispetto al 34% della scorsa settimana). È stabile al 45% la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi mentre è in aumento la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (22% rispetto al 21%).