“La situazione dei contagi da Coronavirus a San Giuseppe Jato ha raggiunto livelli di eccezionale gravità e oltre ai dati già noti non giungono risposte dai numerosi tamponi effettuati, mentre in città si ha notizia di persone contagiate e di nuclei familiari in quarantena volontaria. Il tutto reso ancor più grave dalle annunciate dimissioni del Sindaco Rosario Agostara che avrebbe deciso di disimpegnarsi a seguito dell’accesso ispettivo disposto dalla Prefettura di Palermo per verificare la presenza di condizionamenti criminali all’interno della Amministrazione e del Comune. Serve un intervento straordinario dell’Asp e dell’Assessorato regionale alla Sanità“.
È quanto dichiarato dal deputato regionale, Mario Caputo e dal consigliere comunale di San Giuseppe Jato, Romina Vincenza Lupo, entrambi di Forza Italia che hanno chiesto l’intervento del Governo regionale.
“Il diffondersi dei contagi senza le doverose comunicazioni – conclude la nota congiunta – aggravati dal vuoto al comando creatosi in paese, sta determinando un clima incandescente e uno stato di preoccupante allarmismo. Non è possibile che una comunità, in un momento drammatico, sia priva di informazioni e direttive e che viva un preoccupante vuoto amministrativo. È necessario un intervento immediato e straordinario delle Istituzioni e delle strutture sanitarie pubbliche”.
Il 29 settembre scorso, è arrivata notizia che un prete della chiesa madre di San Giuseppe Jato è risultato positivo al Covid-19 e si trova in casa per la quarantena obbligatoria. E’ asintomatico e in buona salute.
A causa della quarantena la messa nei giorni feriali nella chiesa madre è sospesa. Nei giorni festivi e prefestivi viene regolarmente celebrata.
“Carissimi, buona giornata a tutti voi. In questi giorni come comunità jatina stiamo attraversando un periodo di grossa difficoltà a motivo del focolaio che ha interessato diverse famiglie del nostro paese. – ha scritto il prete – Ci troviamo ad affrontare una difficoltà senza precedenti che merita il rispetto da parte nostra per le persone che hanno contratto il virus e, anche e soprattutto nel nostro paese.
Con questo clima di incertezza, con l’assenza del parroco che si trova ricoverato in ospedale, con il sottoscritto, che dovrà continuare il periodo di quarantena obbligatorio con il ripetersi di un secondo tampone, insieme con l’Arcivescovo e in linea anche con il Dpcm del 7 settembre 2020 e con l’ordinanza anche contingibile ed urgente numero 21 del 19 settembre 2020 emanata dal nostro sindaco Rosario Agostaro, riteniamo l’opportunità di dover sospendere le celebrazioni delle prime comunioni che si spostano a data da destinarsi in attesa di tempi migliori.
Capisco le difficoltà di voi genitori, ma vi chiedo di collaborare e attenervi a quanto stabilito. Vi benedico e vi auguro una santa giornata”.
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