Dopo un caso di Covid 19 tra il personale del nido Allodola e di un altro tra chi lavora nella scuola dell’infanzia comunale Oberdan, a Palermo, è stata disposta la chiusura delle attività, avvisando tempestivamente dell’interruzione del servizio le famiglie delle bambine e bambini presenti nelle due strutture. All’interno dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia, è stata avviata la procedura per la sanificazione dei locali.
Nell’asilo nido Allodola, a Falsomiele, si era registrato un caso di contagio, con conseguente chiusura anche lo scorso ottobre.
Anche il mondo della scuola, purtroppo, non è esente dal contagio.
Ieri, dopo il caso di positività di un operatore scolastico, il sindaco di Porto Empedocle ha deciso di chiudere asili nido e scuole materne. Stessa decisione presa domenica dal sindaco di Agrigento per i contagi in crescita.
Tornando a Palermo, non è migliore la situazione in città, dove c’è stato un picco di contagi. Non a caso, il sindaco Leoluca Orlando chiede la zona rossa, visto che sono 10.347 i positivi, pari a oltre 15 persone contagiate ogni mille abitanti. Un dato, riferito ieri sera dall’Asp e il più alto finora registrato, destinato probabilmente a crescere, visto l’andamento della curva dei contagi e che risulta essere ancora più drammatico alla luce di un evidente incremento della mortalità totale che si registra nel capoluogo siciliano.
In un video-appello, diffuso stamattina, Orlando dice: “Mi sembra assolutamente urgente e non più rinviabile che Palermo sia dichiarata zona rossa sia per mettere un freno ai troppi comportamenti irresponsabili e incivili che sono la principale causa della diffusione del contagio, sia per facilitare l’accesso ai ristori economici per tutte le categorie danneggiate dal blocco o dalla riduzione delle attività. Siamo sull’orlo di un abisso, non c’è più tempo da perdere per evitare una catastrofe”.
L’ennesimo appello da parte del sindaco, dunque, che in questi mesi si è più volte rivolto ai palermitani richiamandoli ad una maggiore tutela, invitandoli ad evitare le uscite inutili e gli assembramenti e ricordando loro di indossare la mascherina.