- Nuovo intervento di 4,6 milioni di euro a 68 Comuni dell’Isola
- Si aggiungono ai 2,6 già erogati ad altri 28 enti locali
- Restano ancora 23 milioni da assegnare
Continua il sostegno economico alle famiglie siciliane in crisi a causa della pandemia da Covid19. Il governo Musumeci, su proposta dell’assessore regionale alla Famiglia, politiche sociali e lavoro, Antonio Scavone, ha liquidato 4,6 milioni di euro a 68 Comuni siciliani. Cifra da destinare alle famiglie in difficoltà per l’acquisto di beni di prima necessità.
È il secondo intervento in pochi giorni
Si tratta del secondo intervento in breve termine. Il trasferimento, infatti, segue quello di 2,6 milioni avvenuto qualche giorno fa in 28 enti locali. Questo porta così il totale erogato a 7,2 milioni di euro per quasi 100 Comuni. Si tratta solo di una parte della dotazione da 30 milioni stanziata quest’anno dalla Regione – in aggiunta agli ulteriori 30 milioni liquidati l’anno scorso – ed erogabili soltanto a quei Comuni che sono riusciti a caricare sulla piattaforma informatica la rendicontazione di almeno il 50 per cento delle somme ricevute nel 2020.
“I Comuni facciano in fretta”
“Noi continuiamo ad esserci – afferma l’assessore Scavone – i Comuni però facciano in fretta”. Le somme erogate possono essere utilizzate dalle famiglie per l’acquisto di beni di prima necessità, come generi alimentari, ma anche per il pagamento delle utenze”.
Prosegue l’assessore: “In un periodo di grave emergenza sociale causato dalla pandemia si stima che sia aumentata almeno del 30 per cento la fascia di popolazione con gravi difficoltà economiche, i cosiddetti nuovi poveri. Con questa misura vogliamo alleviare i gravi problemi del quotidiano di queste persone e dare un aiuto concreto per fare la spesa o pagare la bolletta della luce”.
E conclude spiegando quando saranno erogati gli altri 23 milioni. “Non appena anche gli altri Comuni caricheranno sulla piattaforma i dati sulla spesa della prima tranche – conclude – trasferiremo immediatamente i restanti 23 milioni disponibili”.
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