Si avvicina l’inizio del campionato femminile di basket di serie A1 e gli occhi di molti palermitani e siciliani sono puntati, più che mai, verso questo sport ‘nobile’ un po’ distante dai numeri del calcio ma certamente con un seguito importante e, per così dire, più qualificato. Occhi dei siciliani puntati per la qualità delle squadre siciliane e delle giocatrici di casa nostra. Da questa stagione oltre Ragusa, che sta nel novero della grandi squadre, arriva in A 1 anche palermo. Una matricola dalle grandi potenzialità ma che dovrà certamente passare da una stagione di transizione.
Occhi puntati anche sulle sorelle Verona, palermitane doc, che saranno in campo l’una contro l’altra. Cocca, che è stata capitano della nazionale U 20 ed alla fine del campionato europeo è stata inserita nel quintetto delle migliori giocatrici del torneo, gioca con Geas Sesto San Giovanni e alla prima di campionato si troverà contro la sorella Marta capitano della Sicily by Car Palermo, la squadra dove anche lei è cresciuta.
Abbiamo incontrato proprio Cocca Verona per farci raccontare le emozioni che si affollano nella testa di questa giovanissima campionessa che dopo aver fatto tutta la trafila con la nazionale giovanile si appresta al quarto campionato di A1 consecutivo con uno sguardo attento verso il nuovo ciclo che ci si aspetta dovrebbe avviarsi con la nazionale maggiore che quest’estate ha visto il cambio di guida con l’arrivo di coach Pierre Vincent atteso a Palermo con Schio già il 21 settembre per il quadrangolare organizzato da Sicily By car basket Palermo.
Un mese fa alzavi la coppa da campione europeo under 20 con la nazionale. È passata la sbornia? Sei pronta per la quarta stagione in A1?
Alzare quella coppa davanti a tutti è stata una sensazione indescrivibile. Dopo tanto sforzo e tanti sacrifici abbiamo fatto qualcosa che in molti credevano impossibile o comunque molto difficile, a causa anche di alcune assenze importanti. Sapevamo che eravamo in grado di farlo, dovevamo solo trovare le forze per andare tutte in un’unica direzione, e penso che in questo le prime due sconfitte ci abbiano aiutato a farlo, per unirci e compattarci nei momenti di difficoltà.
Dopo la vittoria, sono tornata a casa con la consapevolezza di aver fatto una grande cosa ma che, nonostante tutto, dopo pochi giorni sarei dovuta ripartire per ricominciare la mia stagione al Geas Sesto San Giovanni, e direi quasi per ricominciare a sognare.
Alla prima di campionato sarà scontro diretto con Sbc basket Palermo. La società in cui sei cresciuta e con la quale hai giocato i play off per la A1. Emozioni?
Non nascondo che a luglio quando ancora non era uscito il calendario, speravo di non incontrare Palermo come prima partita.. poi alla fine il destino ha voluto così.
Da un lato sarà strano giocare contro la squadra con cui ho finito la stagione l’anno scorso, dall’altro ci sono stimoli e motivazioni per fare ancora meglio. Noi vogliamo vincere quindi sono sicura che le emozioni verrano messe da parte.
Che campionato di A1 sarà? Chi sono le favorite? Come vedi Geas e Palermo?
Il campionato sarà diviso in 3 fasce. La prima fascia composta quasi sicuramente dalle 3 big: Venezia, Schio e Ragusa.
La seconda fascia da squadre intermedie (l’obiettivo del Geas sarebbe quello di essere tra quelle squadre)
E una terza fascia più equilibrata, in cui secondo me tutte le partite saranno difficili da portare a casa.
Già 3 anni in serie A1, si riparte con una nuova stagione con Geas.Come vive una palermitana a Milano?
L’anno scorso mi sono trovata molto bene a Milano. Il club mi ha accolto subito in famiglia, ragazze e staff sono stati super disponibili, diciamo che c’erano tutti i presupposti per rimanere un altro anno.
Ormai è il terzo anno al Nord, diciamo che mi sto abituando a non guardare più il mare dalla finestra della stanza.. .
Hai fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili e poi ha vinto da capitano l’europeo under 20. E adesso? Sarà nazionale maggiore?
La nazionale maggiore è il sogno di qualsiasi giocatrice. Da quando iniziamo a giocare con quella palla, sogni di rappresentare l’Italia ad una competizione europea o mondiale.
Mi mancherà indossare quella maglia, questo sicuramente, ma continuerò a lavorare tanto con l’obiettivo un giorno di arrivarci
I numeri sono dalla tua parte, sei stata decisiva nella vittoria del l’europeo con la under 20 ed in finale hai fatto 25 punti con l’assist del pareggio ed il canestro finale a 16” dalla fine. Sono segnali di grande maturità. Dove vuoi arrivare?
I sogni sono tanti, penso sia giusto a quest’età farli. Come tanto sarà il lavoro e i sacrifici per arrivare a realizzarli.
Il mio sogno nel cassetto è di diventare una giocatrice di Eurolega.
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