La Costa Sud, oggi mare negato ai palermitani, potrebbe tornare nel futuro prossimo ad essere balneabile. L’Amministrazione Comunale ha infatti annunciato l’avvio dei lavori per realizzare il collettore fognario di via Messina Marine. L’opera servirà ad eliminare i cinque scarichi a mare attualmente presente sul lungomare della II Circoscrizione. Uno di questi, come documentato dalla redazione di BlogSicilia, si trova in linea d’aria davanti a via Armando Diaz. Luogo nel quale domani (mercoledì 15 maggio) avverrà la consegna del cantiere e il relativo avvio degli interventi. Opere di cui si occuperà la A.T.I. NEOCOS s.r.l. – VIASTRADA s.r.l.. Ditta con sede a Borgomanero, in provincia di Novara. Gli interventi dureranno poco più di due anni e mezzo (910 giorni) e costeranno all’incirca 17,7 milioni di euro.
L’intervento, denominato per l’esattezza “realizzazione della rete fognaria a sistema separato in via Messina Marine e relativo impianto di sollevamento”, avrà l’obiettivo di realizzare una struttura che servirà l’area della Costa Sud che va dalla foce del fiume Oreto fino a piazza Sperone. Un’opera chiave nel rilancio dell’arenile della II Circoscrizione di Palermo. Gli interventi per il collettore fognario della Costa Sud erano iniziati nel 2021 e dovevano durare circa 30 mesi. Ma improvvisamente si sono bloccati. Una struttura necessaria non solo per il potenziamento dell’impianto di depurazione di Acqua dei Corsari, ma anche per il convogliamento delle acque reflue di tutta l’area di via Messina Marine.
Elemento su cui il consigliere della II Circoscrizione Pasquale Tusa ha lanciato l’allarme il 3 maggio scorso. Ciò con particolare riguardo agli attuali scarichi a mare presenti in Costa Sud. “Ce ne sono cinque in via Messina Marine. La situazione è precaria. Dal colore e dal cattivo odore si capisce che non sono solamente acque bianche – ha evidenziato Tusa -. Un problema che interessa il tratto dalla foce del fiume Oreto fino al porticciolo della Bandita”. Un’opera fondamentale per rendere balneabile in futuro il mare della Costa Sud. “La linea del collettore si doveva chiudere in modo da definire e potenziare il depuratore di Acqua dei Corsari. Tutto è ancora da definire e al momento non vediamo lavori in tal senso. E’ un peccato. Si sono spesi fondi pubblici. Non si capisce perchè non si sono conclusi. La gente trova ancora il mare inquinato. C’è la volontà di godere del litorale della Costa Sud. Ad oggi però rimane un mare negato“. Oggi arriva la svolta, con il riavvio dei lavori e la possibilità di completare un’opera chiave per l’intera città e per la Costa Sud.
La Costa Sud rappresenta uno dei passaggi chiave per l’Amministrazione Comunale. Il rilancio ambientale dell’arenile che va da Romagnolo fino ad Acqua dei Corsari potrebbe rappresentare una grande opportunità per la città e uno dei tavoli su cui si potrebbe giocare la partita su futuri investimenti, anche dall’estero. Uno degli assi d’intervento principale riguarda i fondi del PNRR, i famosi fondi europei destinati alla riqualificazione urbana. Soldi che hanno un tempo di scadenza ben preciso: 30 giugno 2026. Per sfruttarlo ci vuole celerità amministrativa. Un fondamentale in cui la città non ha spiccato negli ultimi anni.
In tal senso, il sindaco Roberto Lagalla ha creato un ufficio dedicato allo scopo, oltre a chiamare in causa il commissario Zes Carlo Amenta e il suo staff. Gruppo di tecnici intervenuto ad esempio sui lavori avviati recentemente allo svincolo di Brancaccio. In quest’ultimo caso, i tempi dovrebbero essere rispettati. Qualche dubbio in più invece sorge su alcuni lavori di riqualificazione urbana da condurre proprio sulla Costa Sud. Una lista in cui figurano certamente il progetto del nuovo porticciolo della Bandita e quello relativo al nuovo parco a Mare dello Sperone. A poco più di due anni dalla scadenza del bando europeo, non è stata posata nemmeno la prima pietra.