L’intelligenza artificiale oggi è sulla bocca di tutti per via della potenza degli strumenti di cui disponiamo, ma se ne parla con una certa curiosità già dagli anni ’60.
Negli anni l’interesse intorno a questa tecnologia è cresciuta, come anche la diffidenza alimentata da slogan e messaggi riguardanti scenari apocalittici dove le macchine rimpiazzeranno l’uomo o, peggio ancora, lo annienteranno.
Stephen Hawking, ad esempio, considerava l’intelligenza artificiale una minaccia per la sopravvivenza dell’umanità, mentre Elon Musk ha dichiarato: “Dobbiamo essere molto attenti all’intelligenza artificiale. Potenzialmente è più pericolosa del nucleare”.
Ma cosa si intende per intelligenza artificiale? quali sono i campi di applicazione? rappresenta un pericolo per le nostre vite?. Intorno a queste domande si svilupperà quest’anno il “Linux Day 2019, giornata nazionale a favore della diffusione del software libero e del sistema operativo GNU/Linux” che si terrà il 26 ottobre, a partire dalle 9, presso i Cantieri Culturali alla Zisa – aula De Seta. L’iniziativa è organizzata dall’associazione Free Circle ed è patrocinata dal Comune di Palermo, l’Università degli studi di Palermo e l’ordine degli ingegneri di Palermo.
Dal supporto a persone con impedimenti fisici (memoria, udito, vista, mobilità), alle previsioni che si verifichino certi eventi, un assistente vocale che gestisce i nostri appuntamenti o, ancora, un dispositivo che esegue un comando vocale, come spegnere le luci di casa o chiudere le tapparelle. Non c’è limite ai campi di applicazione di questa tecnologia ormai entrata nelle nostre abitudini quotidiane, grazie anche ai costi contenuti.
Proprio a causa della sua versatilità, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata in modo improprio come qualsiasi invenzione dell’uomo che venga adoperata per scopi diversi da quelli per cui è stata concepita.
Uno di questi utilizzi impropri è legato alla privacy dei dati personali che i moderni sistemi informatici possono trasformare in informazioni ben dettagliate al fine di orientare le nostre scelte a seconda delle situazioni e dei soggetti che detengono i nostri dati, come quelli che disseminiamo sui social network.
“L’intelligenza artificiale in questi anni è tornata sotto i riflettori – spiega Marcello Masotto, presidente di Free Circle -, quasi con lo stesso interesse suscitato negli anni ’60, per una serie di fattori concomitanti. Ovvero l’accresciuta potenza dei computer attuali, la progressiva miniaturizzazione dei dispositivi, l’interconnessione di questi tramite internet, lo studio delle reti neurali artificiali e l’apprendimento automatico (meglio conosciuto in informatica come “machine learning”). Durante il Linux Day quest’anno proveremo a sfatare qualche mito sull’argomento che ha portato anche Elon Musk e Steven Hawking (tra i tanti) a delle considerazioni piuttosto catastrofiche sul futuro di questa tecnologia, vedremo qualche applicazione pratica della tecnologia, i potenziali rischi allo stato attuale e a regolamentazione normativa a livello europeo.”
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