“Abbiamo il dovere di accertare se alcune pericolose contiguità possano aver condizionato la sfera politica locale. Dobbiamo mettere assieme i diversi tasselli del mosaico per capire se si tratta di episodi disarticolati o di un preciso disegno”. Così il presidente della Commissione regionale Antimafia che ha ascoltato stamane a Palermo il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo. Il primo cittadini, esponente del Pd recentemente sospeso, è stato convocato dopo le gravi dichiarazioni rilasciate la scorsa settimana dal primo cittadino a proposito di presenze all’interno del Partito democratico aretuseo di soggetti legati alla criminalità organizzata.
Nel corso dell’audizione, durata oltre un’ora, Garozzo ha risposto alle domande del presidente Nello Musumeci e dei commissari Cordaro, Lupo, Alongi, Zito e Milazzo. Il sindaco ha ribadito le accuse mosse la scorsa settimana e ha fornito alla Commissione alcuni elementi conoscitivi, supportati da materiale cartaceo.
Si è anche parlato della struttura burocratica comunale e delle procedure che hanno portato all’apertura di un centro commerciale nel capoluogo aretuseo.
“Alla luce delle dichiarazioni rese dal sindaco Garozzo – ha aggiunto Musumeci – si rende necessaria l’audizione di altri soggetti, non solo nell’ambito della politica siracusana.”
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