È in trepidazione il Governo regionale guidato da Renato Schifani, in attesa del verdetto della Corte dei Conti che sta analizzando spese per circa un miliardo di euro fatte dall’ente. Una decisione fondamentale sarà quella dei giudici contabili di Roma dalla quale ne verrà fuori l’azione di governo. In caso di bocciatura, Schifani e la sua squadra, dovranno correre ai ripari in tempi più che rapidi per recuperare le somme perdute.
Ottimismo di Schifani e Falcone
Sia Schifani che l’assessore all’Economia Falcone tuttavia sono ottimisti circa il buon esito del procedimento innanzi alla Corte dei Conti a cui hanno “fatto visita” nei giorni scorsi per spiegare alcuni chiarimenti chiesti dagli stessi giudici. Le sensazioni positive di Schifani provengono proprio dopo quell’incontro quando hanno presentato i chiarimenti e le necessarie controdeduzioni sui rilievi mossi a proposito del rendiconto 2020 della Regione. Sono proprio in questo documento le spese eseguite dalla Regione sotto analisi.
Cosa non è chiaro alla Corte dei Conti
Quello che non è chiaro alla Corte dei Conti è il modo in cui è stato coperto il disavanzo dell’anno 2018 cioè attraverso una rateizzazione spalmata su dieci anni invece che su tre in forza a un accordo con lo Stato centrale sottoscritto però – secondo quanto contestato – fuori tempo massimo (nel 2021). L’accordo ha permesso alla regione di vincolare 461 milioni a fronte di 3,1 miliardi di rata totale. Proprio la rateizzazione decennale secondo quanto contesta la Corte dei Conti, non poteva essere applicata negli esercizi 2019 e 2020 perché l’accordo viene siglato nel 2012. Il finanziamento delle autolinee pubbliche e private tra le altre contestazioni mosse dai giudici contabili in seguito alla dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale.
Ore di attesa per il futuro della Sicilia
Se i Giudici dovessero condannare l’ente si aprirebbe una fase poco rosea per l’amministrazione regionale che potrebbe essere quasi del tutto bloccata. Contrariamente, quello che sperano Schifani e la sua squadra, l’accoglimento delle tesi della Regione comporterebbe lo sblocco della spesa e la fine di tutti gli scontri politici legate alla scorsa gestione targata Nello Musumeci e Gaetano Armao.
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