La Procura della Corte dei conti ha aperto un’indagine sull’Istituto Zooprofilattico siciliano. La guardia di finanza ha iniziato le indagini sulla gestione dei nove anni sulla gestione del commissariamento dell’istituto di ricerca. Il procuratore siciliano della Corte dei conti Pino Zingale ha aperto un fascicolo e sta raccogliendo tutti gli elementi per definire i contorni della vicenda.
Una situazione molto delicata partita dal dossier della Cgil siciliana inviato al ministro della Salute Orazio Schillaci, a quello dell’Economia Giancarlo Giorgetti, fino al presidente della Regione Renato Schifani, l’assessora alla Salute Giovanna Volo, il presidente dell’autorità nazionale anticorruzione Giuseppe Busia, la Procura di Palermo.
È Francesca Di Gaudio il nuovo direttore generale dell’Istituto sperimentale Zooprofilattico della Sicilia. Nel CdA entrano Giuseppe Licitra, Vito Biondi, Lorenzo Pace, Antonio Proto e Maria Barreca. Il nuovo assetto è stato definito dalla giunta regionale, riunita stamani dal presidente della Regione siciliana, Renato Schifani.
Di Gaudio, già responsabile del Centro di qualità regionale del Cto di Palermo, prende così il posto di Salvatore Seminara, che dal 2015, in quanto commissario rivestiva tutte le funzioni sia di direttore sia di CdA e al centro delle polemiche per la gestione di questi anni.
La giunta regionale ha approvato, su proposta del presidente, la nomina di Francesca Di Gaudio a direttore generale dell’Istituto sperimentale zooprofilattico di Sicilia e dei quattro componenti del consiglio di amministrazione.
Di Gaudio è docente di Chimica e Biochimica nella Scuola di medicina e chirurgia di Palermo dal 1999 e direttore dell’unità operativa divisione Controllo qualità e rischio chimico dell’Ospedali riuniti “Villa Sofia Cervello” di Palermo. La sua nomina dovrà ottenere l’assenso del ministero della Salute per andare, poi, in Assemblea regionale per il parere della sesta commissione.
I membri del Cda dell’Istituto sui quali la giunta ha espresso oggi l’assenso sono Giuseppe Licitra, designato dal presidente della Regione, Lorenzo Pace, Vito Biondi, su designazione dell’assessore alla Salute, Antonio Proto, indicato dall’assessore all’Agricoltura, e Maria Barreca, designata dal ministero della Salute. Anche su queste nomine dovrà esprimere un parere la commissione dell’Ars.
Interviene, dunque, la Regione Siciliana. Il governatore Renato Schifani ha convocato per stamattina la giunta regionale. Fra i punti all’ordine del giorno due delibere, proposte proprio dal governatore dell’Isola la nomina del nuovo dirigente e quella del nuovo consiglio di amministrazione. Si chiude la stagione del commissariamento e inizia l’era targata Francesca Di Gaudio.
Secondo quanto scritto da Repubblica: la casella dello Zooprofilattico spettava, da spartizione Cencelli, a Fratelli d’Italia. Schifani, sussurrano i suoi fedelissimi, voleva lanciare un segnale nonostante la campagna elettorale: ecco dunque la nomina della chimica Di Gaudio vicina all’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, già responsabile del Centro di qualità regionale del Cto di Palermo.
Ma anche dell’analogo laboratorio in seno all’assessorato alla Salute e referente amministrativa della Regione nel Pracsi (Programma salute, ambiente, biodiversità e clima). Un conflitto d’interessi, quello di Di Gaudio, segnalato da 33 fra primari ed esperti in una lettera finita sul tavolo dell’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo.
Tra le criticità l’assegnazione da parte dell’assessorato di una consistente parte dei fondi Pracsi al centro da lei diretto. Tutte incompatibilità che non hanno impedito al governatore di proporre la nomina al ministero della Salute, che a sua volta ha espresso parere favorevole.