Gli incarichi e le consulenze affidati dall’ex presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Giovanni Ardizzone erano legittimi. I giudici della Corte dei Conti presieduti Giuseppe Aloisio hanno riformato la sentenza di primo grado e assolto l’ex presidente Ardizzone che non dovrà risarcire l’Ars con 130mila euro come deciso dai giudici di primo grado.
I giudici contabili di secondo grado hanno ritenuto le consulenze nella funzione amministrativa sindacabile del capo dell’assemblea regionale, difeso dall’avvocato Gianpiero D’Alia. La procura aveva iniziato il procedimento da alcune dichiarazioni rese da un questore.
Secondo Ardizzone “da quelle dichiarazioni – si legge nella sentenza – non poteva trarsi alcuna specifica e concreta notizia di danno a lui riferibile, considerato, da un lato, che la normativa regolamentare dell’Ars espressamente attribuiva ai componenti del Consiglio di Presidenza, ivi compreso il Presidente, la facoltà di conferire consulenze in materie di ‘carattere istituzionale’, ‘politico-economico’, ‘tecnico-scientifico’ o su ‘temi di attualità’ e, da un altro lato, che l’utilizzo di una determinata modulistica, predisposta da parecchi anni dai competenti Uffici, per la comunicazione dell’avvenuto affidamento di una consulenza non può configurare, di per sé, alcuna forma d’illegittimità né tantomeno denotare l’inutilità della consulenza”. Tesi condivise dai giudici che hanno accolto assolto l’ex presidente Ardizzone.