Corsa a sindaco e regionali in una fase di stallo. Un accordo fra Lega e Udc propedeutico ad una nuova strada da percorrere insieme per l’unità del centrodestra.
La riunione leghista e le sorprese
La possibilità emergenze da indiscrezioni che trapelano dopo tre ore di riunione su Zoom con la classe dirigente siciliana terminata con il mandato conferito da Matteo Salvini ai suoi: chiudere sulle candidature questo weekend. “Quando verrò a Palermo (l’8 aprile) deve esserci il nome del candidato a sindaco di Palermo“, ha detto il leader del partito. Spetta al segretario siciliano Nino Minardo il giro di consultazione con gli alleati. La Lega punta a piazzare un proprio uomo alla presidenza della Regione, in alternativa rivendica il candidato sindaco a Palermo o al limite un ticket con Forza Italia. Via libera a Messina per gli alleati dove però c’è il primo problema: Nino Germanà non ha ritirato la sua candidatura come emerso dalle prime indiscrezioni.
Germanà resta in campo
“Resto in campo, la mia disponibilità a candidarmi sindaco per Messina c’è ed è più forte che mai” fa sapere nel giro di qualche ora dalla diffusione delle voci Germanà. “Negli ultimi giorni stiamo assistendo, purtroppo, a fughe in avanti poi smentite e a colpi bassi con la diffusione di notizie prive di fondamento. Tutto questo è inaccettabile e fa male al centrodestra. Ora basta: esigo serietà da parte di tutti”. Così si legge in una nota del parlamentare della Lega, Nino Germanà. “Insieme agli altri dirigenti siciliani della Lega abbiamo da poco finito finito la riunione con Matteo Salvini durante la quale lui stesso ha ribadito fiducia nei miei confronti e mi ha incoraggiato ad andare avanti. Ed è quello che farò. Per Messina, per i messinesi e per il centrodestra unito”, conclude.
Salvini nomina nuovi coordinatori provinciali siciliani
Intanto Salvini nell’incontro con i dirigenti siciliani della Lega, tra le altre cose, ha fatto il punto su alcuni temi cruciali a partire dall’emergenza rifiuti che da troppo tempo è irrisolta. Si è discusso anche di acqua pubblica a cui famiglie e imprese non hanno ancora accesso, di come investire efficacemente i fondi europei e nazionali, delle difficoltà del comune di Catania dopo le vicende che hanno coinvolto il sindaco, dell’impegno della Lega a risolvere i problemi della città di Palermo a partire dallo scandalo del cimitero dei Rotoli.
In vista delle prossime elezioni amministrative – sia comunali che regionali – il partito ha nominato nuovi coordinatori provinciali. A Catania il nuovo responsabile è Fabio Cantarella, a Palermo Francesco Di Giorgio, a Messina Daniela Bruno, a Trapani Francesco Cannia, a Caltanissetta Michele Vecchio e ad Agrigento Annalisa Tardino. E’ quanto si legge in una nota del partito.
L’Udc nella lista civica Prima l’Italia
Ma le indiscrezioni non sono finite. L’Udc potrebbe confluire nella lista ‘Prima l’Italia” alle comunali di Palermo, il progetto lanciato da Matteo Salvini per le amministrative e le regionali in Sicilia.
La Lega potrebbe convergere su Lagalla
Il nome di Roberto Lagalla non sarebbe un tabù nella Lega. C’è un pezzo di classe dirigente che stima l’ex assessore del governo Musumeci, già in corsa come candidato sindaco in quota Udc, e questa posizione sarebbe stata stata espressa nel vertice avuto con Matteo Salvini su Zoom, subito dopo pranzo. ma anche in questo caso, come per Germanà, la voce non trova conferma.
Anche Scoma resta in campo
Tutto dipenderà dai colloqui finali con gli alleati. Se dovesse spuntarla Lagalla, col sostegno in questo caso naturalmente anche di Forza Italia – ma tra gli ‘azzurri’ la partita tra le due anime del partito è ancora aperta con Francesco Cascio in standby – la Lega rivendicherebbe la presidenza della Regione: ma al momento è solo una ipotesi anche perché nel Carroccio c’è chi sottolinea che l’endorsement del governatore Musumeci a Lagalla non aiuta. Così come hanno fatto gli alleati, anche la Lega al momento ha il suo nome in campo: Francesco Scoma.
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