Corsa a sindaco e alla Regione ma senza spaccature. Il centrodestra deve ricompattarsi e andare avanti su candidati unitari. Raffaele Lombardo, indicato fra gli incontri di Salvini durante il suo giro siciliano e non soltanto, al centro di ‘trilaterali’ anche con Gianfranco Miccichè e dunque con Forza Italia, deus ex machina degli autonomisti che tornano ad essere ago della bilancia dopo l’accordo con la Lega, parla a BlogSicilia e spiega incontri e strategie di queste ore
“Ma neppure per sogno. Intanto nessun incontro a tre . Ho parlato insieme a Di Mauro per un quarto d’ora con Salvini e Minardo di Palermo e di Regione, ma anche della riforma del catasto e della guerra in corso”.
“L’unico candidato per i Comuni e per la Regione sarà una coalizione che si cerca di tenere unita”.
“Mi accorgo che si tenta di farci litigare, ma non attacca. La Lega avanza una ragionevole aspettativa, così come è ragionevole l’aspirazione di Musumeci alla ricandidatura”.
“Salvini parlerà con L’on. Meloni e con Berlusconi e cogli altri alleati delle possibili migliori candidature tenendo conto di capacità, gradimento e immagine dei candidati”.
“Ho più volte sollecitato un confronto tra i partiti regionali, ma senza fortuna”.
“No. Le fantasiose ricostruzioni che vado leggendo fanno solo sorridere”.
“A Palermo per quanto ci riguarda c’è la candidatura a sindaco del nostro capogruppo all’Ars , l’on Lentini” dice Lombardo che pure con i centristi non targati Udc continua a dialogare praticamente da sempre. “Avete visto i manifesti in città? Non è un accademico, né un musicista – ironizza È un uomo del fare, umile, concreto, popolare. Perché non convergere su di lui?”