Palermo

Corsa a sindaco e regionali, Forza Italia va in frantumi, fallisce la ‘missione di pace’ della senatrice Ronzulli

Corsa a sindaco e regionali, non c’è pace dentro Forza Italia. Doveva essere il giorno della presentazione del candidato azzurro Francesco Cascio ma non ci sarà neanche quella come era apparso abbastanza probabile già nelle ultime 48 ore.

La missione di pace della senatrice Ronzulli

A Palermo è arrivata, come previsto, la senatrice Licia Ronzulli. La sua era una missione di pace. Doveva trattare fra l’area azzurra che fa capo al coordinatore regione e presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e i dissidenti, o ortodossi come si definiscono loro,  fra i quali ci sono assessori regionali e coordinatori provinciali del partito. Una missione che sembrava iniziata bene almeno a giudicare dai tweet della senatrice che postava foto sorridenti nell’atrio di Palazzo dei Normanni

Una riunione fiume

Una riunione fiume “a tratti molto accesa” che non è servita a trovare una intesa e si e’ chiusa “con una situazione di stallo” anche se “il confronto rimane aperto”  fanno sapere gli ‘ortodossi’ di Forza Italia alla fine del lungo vertice, a Palazzo dei Normanni, della classe dirigente siciliana proprio con la senatrice Licia Ronzulli.

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Il mandato

Il mandato della Ronzulli era di mediare tra i ‘lealisti’ e gli ‘ortodossi’ che contestano la leadership di Gianfranco Miccichè e giungere al via libera per la candidatura di Cascio da presentare oggi. L’incontro cominciato poco prima di mezzogiorno si è concluso intorno alle 22.

L’esito

“Nonostante il generoso sforzo della senatrice Licia Ronzulli, siamo a uno stallo totale. Il serrato confronto non ha purtroppo portato alla risoluzione dei nodi che riguardano la linea politica di Forza Italia e che pongono come prioritario il cambio della guida del partito in Sicilia”, sottolineano i deputati regionali FI Ars Mario Caputo, Riccardo Gallo, Riccardo Savona, Alfio Papale, Stefano Pellegrino, Margherita La Rocca Ruvolo e gli assessori regionali Gaetano Armao, Marco Falcone e Marco Zambuto. Gli ‘ortodossi’ chiedono anche il ritiro dell’azzeramento delle commissioni parlamentari voluto da Miccichè e hanno ribadito l’esigenza di un cambio alla presidenza del gruppo parlamentare.

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La ricerca di un altro momento di confronto

Ma gli spiragli per discutere e superare questa spaccatura ancora ci sono.

“Forza Italia Sicilia è al lavoro per tornare ad essere il primo partito nell’Isola e per ottenere un ottimo risultato alle prossime elezioni Amministrative. La lunga riunione alla quale hanno partecipato, sotto la guida del coordinatore regionale Gianfranco Miccichè, tutti i parlamentari nazionali e regionali eletti sull’Isola, gli assessori e i rappresentanti di Forza Italia Giovani e dei seniores alla presenza della senatrice Licia Ronzulli, delegata dal presidente Silvio Berlusconi, è servita a ribadire l’unità di intenti e a superare le incomprensioni che avevano trasmesso l’idea di un partito diviso e litigioso – si legge in una nota ufficiale azzurra – la sua collocazione nel centrodestra ed è innanzitutto, specialmente in Sicilia, una comunità umana composta da migliaia di amministratori locali di grande qualità: questo patrimonio non sarà disperso. E’ un partito forte, attrattivo e inclusivo come dimostrano le adesioni da parte degli onorevoli Nicola D’Agostino e Edy Tamajo, che sposano i suoi ideali. La riunione si è aperta con un applauso di solidarietà al presidente Renato Schifani per le minacce ricevute”.

Parole chiare

A commentare stavolta è il coordinatore provinciale di Trapani e assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla “Non pensavo che il comunicato stampa della senatrice Licia Ronzulli avesse bisogno di ulteriori chiarimenti e precisazioni. E’ normale che serviranno altri incontri per definire le varie questioni, ma credo che la nota della senatrice Ronzulli sia stata chiara, precisa ed esaustiva. L’obiettivo di tutti è di far crescere il partito per essere il primo in Sicilia”.

 

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