Corsa a sindaco sempre più articolata a Palermo. Dopo qualche settimana di silenzio ricompare Davide Faraone che lancia la lista centrista a supporto della sua candidatura
Riformisti e popolari
Una lista plurale e aperta che unirà le forze riformiste, popolari e civiche, una casa comune per tutti coloro che vogliono lavorare con serietà e competenza per una Palermo che riparte, dal centro alle periferie.
“Nasce la lista dei Riformisti e Popolari ed è una delle due liste a cui stiamo lavorando” afferma il Presidente dei Senatori del gruppo Italia Viva-Psi, Davide Faraone. Si chiama ‘Riformisti e Popolari – Lavoriamo per Palermo’. La lista accoglierà tutte le anime del riformismo liberale, popolare, socialista ed autonomista che stanno lavorando insieme ad un grande progetto per Palermo”.
Non solo una lista per Palermo
“Un laboratorio – continua Faraone – che contiamo di ripetere con successo anche nei successivi appuntamenti elettorali. Sarà una grande casa con esponenti del mondo politico, delle professioni e della società civile. Ripetere ‘il modello Draghi’ a Palermo sarà il nostro obiettivo, servono un campo molto largo, autorevolezza, pragmatismo e discontinuità per salvare Palermo dal dissesto e dal degrado. Lavoreremo con grande determinazione per ottenere i risultati che la nostra città merita”.
La pluralità di candidati
Nel silenzio di queste settimane, intanto, Faraone ha continuato a tessere la sua tela con incontri di varia natura in realtà più nel campo del centrodestra che non in quello del centrosinistra che però certo non disdegna. Un contatto con Franco Miceli avverrà, probabilmente, nei prossimi giorni. Intanto oggi il senatore di Italia Viva ha incontrato gli autonomisti in un locale del centro di Palermo
Le trattative nel centrodestra
Il Centrodestra non ha ancora rinunciato, intanto, alla ricerca dell’unità Fallita la speranza di chiudere entro oggi gli accordi l’asticella si sposta da qui a domenica con l’intenzione di portare a Roma un accordo per il tavolo nazionale che martedì dovrebbe ratificare tutte le candidature nelle principali città al voto a giugno fra cui Palermo e Messina.
Di Trapani “Guardiamo con attenzione ad iniziativa di Faraone”
“L’iniziativa di Faraone di presentare due liste ‘aperte’ e rivolte, quindi, ai variegati mondi di cui si compone la società palermitana non può che vedere me, ed il partito che in Sicilia rappresento, interessati al fine di una imminente oltreché proficua collaborazione”. Lo dice in una nota Giovanni Di Trapani, segretario regionale di Noi di Centro – Mastella.
E prosegue: “Ho sentito spesso Davide in questi giorni e ritengo che la sua presenza in campo sia ineludibile nelle prossime consultazioni per l’elezione del Sindaco di Palermo. Ne ho ragionato anche con il leader del mio partito, Clemente Mastella che, proprio giorno 5 alla nostra convention romana, ha fatto una sostanziale apertura anche al partito di Renzi, nell’ottica di una futura federazione tra alcuni partiti centristi”.
Sajeva “I socialisti soddisfatti dal progetto nato in comune con Italia Viva per comunali”
“A seguito dell’annuncio fatto da Davide Faraone, anche il Psi di Palermo si dichiara soddisfatto del progetto nato in comune con Italia Viva in vista delle prossime elezioni comunali: la lista “Riformisti e popolari lavoriamo per Palermo””. A dirlo è Roberto Sajeva, commissario provinciale del Partito Socialista italiano a Palermo.
“Questa lista – continua Sajeva – che integra ed espande il progetto della lista ‘Riformisti’ con cui il Psi è solito presentarsi alle amministrative di Palermo, è finalizzata ad accogliere tutte le anime del riformismo socialista, liberale, popolare e autonomista. Un’area trasversale, che può rappresentare un valore aggiunto per la città. Il Psi palermitano affronterà le amministrative a partire dal modello Draghi, cercando però di solidificarlo, estromettendo le aree populiste e sovraniste che hanno appestato il bipolarmismo coatto degli ultimi quindici anni. La lista “Riformisti e Popolari” è per il Psi una proposta concreta anche per la sinistra palermitana”.
Conclude Sajeva: “Oltre a partecipare alla scrittura di un programma concreto per la città i socialisti tengono a sottolineare che, per riaffermare la sfida della ‘Primavera di Palermo’, alla lotta contro Cosa Nostra non sia più rimandabile una linea anticorporativa delle forze politiche, ovvero contro tutti quei monopoli di interesse (anche legali o quasi) che strangolano l’innovazione, l’espansione e l’accesso al lavoro. Oltre a costituire clientele mortificanti”.
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