Strada tutta in salita per Davide Faraone candidato sindaco di Palermo la cui scelta spacca le alleanze esistenti e costruende.
“Ho fatto la scelta con determinazione, pensando ai guai di Palermo e che la mia esperienza a Roma possa essere utile alla mia città. Sarà una campagna elettorale dura e difficile. Quali alleanze? Vedremo. Intanto c’è Faraone” ha detto il presidente dei senatori di Iv, a margine della presentazione del libro di Gianfranco Rotondi ‘La variante Dc’, rispondendo ai cronisti sulla sua candidatura a sindaco di Palermo e sulla presenza all’evento anche di Totò Cuffaro, commissario della Dc in Sicilia.
“Vedere questi tavoli a destra e a sinistra che neanche riescono a riunirsi e che quando lo fanno si vedono in palazzetti dello sport visto il numero dei partecipanti, è incredibile: mi fa comprendere ancora di più che la mia è una scelta saggia importante, una candidatura libera e senza alcun tipo di condizionamento”.
“Credo che non ci sia futuro con due coalizioni che stanno ragionando su loro stesse e non sulla città – ha aggiunto – Non voglio perdere tempo in quei tavoli, voglio girare per la città: gli altri partiti sono appassionati a discussioni su chi dovrà fare il sindaco, io voglio parlare dei problemi della città. Stanno perdendo tempo, constato che queste coalizioni non riescono a riunirsi e quando lo fanno litigano e non partoriscono alcun tipo di decisione. Io non voglio partecipare a questo balletto e ho fatto un’altra scelta”.
“Non posso essere attaccato per mancanza di coerenza e determinazione per quello che faccio, è facile stare sul carro quando le cose vanno bene, meno facile quando vanno meno bene. Rispetto le decisioni di tutti, ma io non cambio”. Così il presidente dei senatori di Iv, Davide Faraone, ai cronisti che gli hanno chiesto se il sodalizio con Sicilia Futura sia finito, dopo le critiche che ha ricevuto per la scelta di candidarsi a sindaco di Palermo.