“Dalle macerie ricostruiremo la nostra amata Palermo”: con queste parole, l’architetto Giuseppe Catalano annuncia la propria candidatura a sindaco.
Il professionista palermitano presenterà ufficialmente il programma e illustrerà le ragioni che lo hanno indotto a candidarsi, nell’ambito di un incontro che si terrà sabato 2 aprile alle 16:00 in via Emerico Amari 28, nella sede di un locale.
Una corsa, come precisa lo stesso candidato al ruolo di primo cittadino, che non sarà sostenuta da alcun partito e che si colloca al di là degli schieramenti tradizionali.
Giuseppe Catalano, nello specifico, correrà nella lista “Forza Palermo”, che fa riferimento all’omonimo movimento civico che punta sul decentramento e sul ruolo delle Circoscrizioni nel percorso di ricostruzione della città.
Ad appoggiare la candidatura, anche il Movimento Siciliano d’Azione, che condivide con “Forza Palermo” il progetto elettorale e il programma.
Parte davvero la corsa a sindaco in ben 120 comuni siciliani fra cui due capoluoghi di Provincia, Palermo e Messina. La data è stata ufficializzata ieri dalla Regione siciliana che ha scelto di accodarsi alla scelta nazionale per l’election day accorpando il referendum.
In Sicilia, dunque, per le elezioni amministrative si voterà il 12 giugno. Lo ha deciso il governo Musumeci, su proposta dell’assessore alle Autonomie locali, Marco Zambuto. La Sicilia, infatti, è autonoma nella scelta della data delle elezioni e la decisione romana di due giorni fa non riguardava l’isola. La Sicilia, però, ha scelto di votare nello stesso giorno.
A essere interessati sono 120 Comuni, 107 con il sistema maggioritario e 13 con quello proporzionale. I consiglieri comunali da eleggere sono 1.520 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.747. La popolazione coinvolta è di 1.710.451 abitanti. Si voterà nella sola giornata di domenica, dalle 7 alle 23. Lo scrutinio avrà inizio subito dopo la chiusura delle operazioni di voto, successivamente allo spoglio delle schede della consultazione referendaria. Il decreto di indizione dei comizi dovrà essere emanato entro il 13 aprile. L’eventuale ballottaggio si terrà il 26 giugno.
Si vota in due capoluoghi di provincia: Palermo e Messina, dove le consultazioni riguardano anche le circoscrizioni (8 a Palermo e 6 a Messina). Alle urne anche altri grossi centri: Palma di Montechiaro e Sciacca, nell’Agrigentino; Niscemi, in provincia di Caltanissetta; Aci Catena, Palagonia, Paternò e Scordia, nel Catanese; Pozzallo e Scicli, in provincia Ragusa; Avola, nel Siracusano; Erice in provincia di Trapani.