Corsa a sindaco e referendum insieme. La Sicilia pensa ad un election day.

Il referendum cambia le date per le comunali

Referendum sulla giustizia ed elezioni amministrative nello stesso giorno in Sicilia e dare vita all’election day. Comincia a farsi sempre più pressante e “allargato” il fronte di chi vorrebbe accorpare le date dei due appuntamenti. L’ultimo a battere un colpo su questa ipotesi è il deputato regionale e coordinatore provinciale della Lega Vincenzo Figuccia: “Rilanciamo la proposta del nostro leader Matteo Salvini e del sottosegretario all’Interno – afferma – per chiedere che anche in Sicilia si proceda all’accorpamento del voto referendario sulla giustizia con il primo turno delle amministrative”.

“Dare la parola ai cittadini”

“Tantissime cittadine della provincia, – aggiunge Figuccia – da Altavilla Milicia, Altofonte, Balestrate, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Blufi, passando per Caccamo, Campofelice di Fitalia, Cefalù, Camporeale, Castelbuono, Castellana Sicula, Petralia Soprana,  Chiusa Sclafani, Ciminna, Ficarazzi, Gangi, Giardinello, Isnello, Mezzojuso, fino a Petralia Sottana, Piana degli Albanesi, Prizzi, San Cipirello, Santa Flavia, Trappeto, Valledolmo e lo stesso capoluogo, andranno al voto nella ormai prossima primavera e per questo sarebbe ragionevole realizzare un ‘Election Day’ che risponderebbe con efficacia alle esigenze di questo tempo. L’imperativo resta dare la parola e cittadini che sia sulla giustizia che sul post Orlando, scalpitano per dire la propria nel segno della discontinuità e della voglia di riscattare l’onore che Palermo merita”.

Le date del 22 e del 29 maggio

Le date papabili per fissare le prossime amministrative in Sicilia saranno proposte dall’assessore Marco Zambuto alla giunta di governo che si riunirà in settimana. Le più probabili sono quelle del 22 e del 29 maggio. L’assessore agli Enti Locali suggerirà alla giunta di scegliere fra uno di questi due il giorno in cui aprire le urne per le Amministrative a Palermo e in altri 117 Comuni. Nel caso in cui Musumeci convergesse sulla proposta di Zambuto i ballottaggi sarebbero il 5 o il 12 giugno.

Altre date meno probabili

Nella relazione dell’assessore Zambuto vi sarebbero però altre date possibili. Ma alcune, ovvero 24 aprile e primo maggio sono da scartare per via del ponte festivo, altre, come il 5 giugno o il 12 giugno, comporterebbero ballottaggi a ridosso di luglio il che farebbe slittare tutti gli eventi di insediamento dei sindaci e dei consigli comunali portandoli in piena estate. L’alternativa vera sarebbe dunque solo il 15 maggio con ballottaggi in programma il 29 maggio ma significherebbe accorciare alquanto la campagna elettorale anche in considerazione del fatto che ancora non ci sono candidati scelti e la situazione è molto complessa. Ma la proposta su cui punta l’assessore è che il primo turno sia a fine maggio e il ballottaggio ai primi di giugno: dunque la scelta sarebbe fra 22 e il 29 maggio.

Fino a 120 comuni al voto

I comuni attualmente certamente da rinnovare sono 118 con in testa Palermo, il capoluogo di Regione. C’è da capire se dopo le dimissioni di Cateno De Luca a Messina si potrà andare al rinnovo in questa tornata. I tempi sono strettissimi. C’è. poi, chi pensa anche a Catania dove il sindaco è sospeso. Al momento il capoluogo etneo non potrebbe rientrare in una tornata elettorale

 

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