Il Superbonus come metodo per rilanciare il PIL: un concetto che il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri sostiene con forza da Palermo, dove questo pomeriggio ha visitato il primo cantiere concluso in Italia con questa modalità all’interno del quartiere Oreto. Un contesto nel quale, l’esponente del M5S ha rilanciato il partito sulle prossime amministrative a Palermo e sulle Regionali, sulle quali ha lanciato chiari segnali agli alleati del Partito Democratico.
Una misura, quella del Superbonus, che il sottosegretario difende con forza, sottolineando i pregi in termini di rilancio economico. “Questo è uno dei primi cantieri che la CNA siciliana ha messo in piedi. E’ il primo cantiere in Italia che si conclude. E’ un intervento enorme: sessanta unità abitative per un investimento di 5,2 milioni di euro. La prima volta che sono venuto qui c’erano i teloni per la sicurezza con il tricolore, giusto a rivendicare la ripartenza di un Italia sotto la pandemia schiacciata dalla perdita di PIL e che voleva ricominciare. Obiettivo che il superbonus ha raggiunto. Il PIL è stato rilanciato e questa è stata una celebrazione del lavoro di 30 lavoratori, che hanno potuto lavorare e guadagnare per le proprie famiglie. Sui lavori, rimane un intervento di riqualificazione urbana ed energetica, con un abbassamento delle tariffe. Una cosa meravigliosa, fatta con i soldi dello Stato che ha voluto investire su questo”.
Opinione condivisa anche dal deputato regionale Salvatore Siragusa. “Questa è stata una delle manovre più importanti del Governo Conte. Noi siamo riusciti a coniugare la ripartenza dell’edilizia con il rispetto dell’ambiente. Non consumiamo nuovo suolo, ma ripartiamo ad un valore energetico ottimale le costruzioni datate. La transizione ecologica è uno dei temi più importanti per il nostro paese. Il PNRR é tutto strutturato su questo”.
All’inaugurazione era presente buona parte della flotta regionale del partito. Assenti invece i consiglieri comunali uscenti del partito Viviana Lo Monaco, Concetta Amella e Antonino Randazzo. Era presente invece il candidato a sindaco del centrosinistra Franco Miceli. Nome sul quale Cancelleri rilancia in vista della tornata elettorale del 12 giugno.
“Noi ce la stiamo mettendo tutta per portare avanti un programma e un progetto con Franco Miceli che sia davvero di ampio respiro. E’ chiaro che è una battaglia difficile. Palermo è una città complessa, dove c’è da rimettere mano un pò a tutto. Questo è il momento della ripartenza. Giuseppe Conte viene a raccontare un modello di Palermo e di Regione che vogliamo mettere insieme con una coalizione che si sta allargando e che vuole diventare più volte, ma che deve rivedere alcuni passaggi. Sarà una settimana difficile. Speriamo di potere arrivare alla fine, celebrando un ingresso al ballottaggio che ci vedrà concorrenti con Lagalla”.
Tema centrale della campagna elettorale è il reddito di cittadinanza. Provvedimento sul quale si è espresso ieri il ministro del Lavoro Andrea Orlando, definendolo una misura “che non incide significativamente sul mondo del lavoro”. Opinione non condivisa da Cancelleri, che risponde così. “Una misura straordinaria e sperimentale come questa non poteva essere perfetta nella sua prima applicazione. Il ministro Di Maio lo ha lanciato, la ministra Catalfo lo ha parzialmente corretto. Evidentemente, il ministro Orlando lo migliorerò ancora. Ma se c’è qualcuno che pensa di poterlo togliere, per potere utilizzare questi soldi per potere comprare armamenti, si sbaglia. Ci opporremo in tutte le sedi. Questa misura, durante la pandemia, ha salvato migliaia di persone che non si sono tolte la vita o non sono andate a rubare in casa di altri per la disperazione”.
Provvedimento osteggiato da tanti, come ricorda lo stesso sottosegretario. “E’ un intervento che viene osteggiato da tanti. Molti dicono che si sono persi i camerieri e i cuochi. Il tema è un altro: i lavoratori hanno preferito fare i muratori con il superbonus piuttosto che un lavoro stagionale. Parliamo di misure che possano mettere in salvaguardia le fasce più deboli e rilanciamo il lavoro vero. Se facciamo questo, abbiamo fatto qualcosa di importante. Se pensiamo di dare alle persone una manciata di soldi e poi dire che i giovani non vogliono lavorare, questa è una grande bugia“.
Ultimo, ma soltanto cronologico, il tema delle Regionali. Fra i papabili ad una possibile candidatura allo scranno più alto di Palazzo Orleans si fa il nome proprio dello stesso Cancelleri. Voci sulle quali l’esponente pentastellato getta acqua sul fuoco, ricordando il passato ed attaccando l’ex grillino Dino Giarrusso. “Nel Movimento 5 Stelle chi si è autocandidato è andato a finire da qualche altra parte. L’ultimo (Giarrusso n.d.r.) se ne è andato con Cateno De Luca e ora se ne potrebbe andare anche con la Lega. Io penso che sia un collettivo a sciogliere. Conte ha l’ultima parola. Ha un nodo da sciogliere. Se vogliamo rilanciare la Sicilia, abbiamo bisogno di una figura che sia la sintesi di una grande coalizione. Noi recriminiamo che possa essere una figura del M5S. Siamo una forza che, nei numeri, è praticamente la più forte. Se, in altre Regioni dove avevano numeri migliori, abbiamo appoggiato candidati del PD, ora credo che i Dem debbano fare una riflessione sulla Sicilia”.
Cancelleri non chiude la porta alle primarie, ma invita il Partito Democratico ad effettuare un upgrade tecnologico del voto. “Se si vogliono fare le primarie per forza, facciamole. Però, se qualcuno pensa che alle primarie dobbiamo tornare con metodi da 1990, con pizzini di carta e matite, per poi vedere i soliti brogli e le solite situazioni raccontate dai giornali, sminuendo un momento di partecipazione democratica, sbaglia di grosso. Noi abbiamo detto di farlo in maniera innovativa, ricorrendo ai gazebo, ma con la modalità elettronica. Questo però pare che desti qualche frizione. Spero che si possano chiarire. Penso che Conte e Letta debbano parlare di questo. Dopodiche possiamo ripartire, perchè penso che abbiamo molta gente dalla nostra parte”.