Corsa alla Regione siciliana al centro della polemica politica nazionale anche il primo maggio.
“Un governatore capace non si manda a casa per fare un dispetto a qualcuno” ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, concludendo la Conferenza programmatica del partito a Milano e ribadendo la richiesta di FdI di confermare la candidatura di Nello Musumeci alla Regione Sicilia. “Serve rispetto delle regole: siamo di destra, si sa” ha aggiunto Meloni.
Un passaggio in cui Meloni ribadisce la richiesta di sostenere Nello Musumeci in Sicilia ma va anche oltre “Un governatore capace non si manda a casa per fare dispetto a qualcuno. Non lo si manda a casa perché è troppo vicino a Fratelli d’Italia”.
“Ma il tema non è Fratelli d’Italia – incalza Meloni – non lo si manda a casa per rispetto ai cittadini siciliani che non meritano di essere riconsegnati al malgoverno della sinistra”
Le parole chiare di Giorgia Meloni tornano a piombare nell’agone politico siciliano all’indomani del tentativo andato a vuoti di riunificare la coalizione a Palermo con il ritiro di francesco cascio a vantaggio di Roberto Lagalla. un tentativo andato a fuoco formalmente per un messaggio imprudente e troppo in anticipo di Lagalla ai suoi alleati ma in realtà anche per la richiesta di congelare le scelte sulla regione e riparlarne dopo le amministrative del 12 giugno
Nelle ultime ore Musumeci ha incassato anche un sondaggio favorevole di Quorum secondo i cui risultati la sua candidatura alla Presidenza per un secondo mandato sarebbe un valore per la coalizione che con lui candidati otterrebbe il 4,3% in più rispetto alla medesima coalizione con un qualsiasi altro candidato presidente.
Quello stesso sondaggio assegna alla lista Fratelli d’Italia Diventerà Bellissima figlia dell’alleanza del partito della meloni con quello di Musumeci, un risultato di tutto riguardo pari al 19% di cui il 12,2% di FdI e il 6,8% di Diventerà Bellissima