“Ho profondo rispetto per la politica e grande amore per la Sicilia, ma oggi vivo l’esperienza umana dell’attività professionale che mi realizza e gratifica. La mia vita ha preso un’altra strada”. L’ex ministro della Giustizia Angelino Alfano commenta un articolo pubblicato stamane che lo indica come possibile candidato a Governatore della Sicilia.
“Ringrazio chi ha pensato a me ed i tanti che da questa mattina mi scrivono o mi telefonano – prosegue Alfano – e ribadisco quanto detto privatamente, cioè che non sono neanche lontanamente interessato e non prendo in considerazione un impegno politico”.
Musumeci in bilico, centrodestra su Schifani, Monterosso e Prestigiacomo
Intanto, mentre Nello Musumeci ritrova l’entusiasmo per una sua ricandidatura a presidente della Regione, spuntano nuovi nomi di altri eventuali candidati che potrebbero venire fuori dalla coalizione di centrodestra. L’attuale presidente della Regione rilancia il suo slogan, “Il governo che parla coi fatti” dopo le dichiarazioni di Giorgia Meloni, leader di Fratelli D’Italia, e primo sponsor del governatore a livello nazionale, “FdI farà solo il tuo nome”.
Il nome di Musumeci in acqua agitate
La candidatura di Musumeci però non naviga in acque limpide e tranquille. Resta sempre aperta l’ipotesi del candidato Raffaele Stancanelli, sempre in quota FdI, ma che però potrebbe rappresentare un candidato di sintesi per la coalizione. Intanto l’emissario La Russa in questi giorni sarà tra Palermo e Catania per un confronto con gli alleati.
Salvini, invece, non sarà domani (15 luglio) all’udienza del processo Open Arms che si terrà nel capoluogo siciliano. La difesa del senatore Matteo Salvini ha presentato istanza di rinvio, alla luce del delicato momento istituzionale, e il presidente della seconda sezione penale Murgia l’ha accolta. Lo si apprende da fonti della Lega.
Secondo quanto fa trapelare La Sicilia, Salvini avrebbe potuto annunciare il suo no alla ricandidatura di Musumeci dopo un vertice che ha avuto con Berlusconi. Ieri il leader del Carroccio ha anche incontrato a Roma l’autonomista Raffaele Lombardo con cui ha discusso di regionali.
La soluzione arriverà dall’alto
Ed è a livello nazionale che i partiti potrebbero decidere i nomi del candidato del centrodestra. In ballo non c’è sono il candidato della Sicilia ma anche quelli del Lazio, del Friuli e soprattutto della Lombardia, su cui punta dritto Matteo Salvini.
Quest’ultimo potrebbe “lasciare” la Sicilia alla Meloni pur di scendere a compromessi con il sul partito e non rovinare le trattative sulle regioni del Nord in cui la Lega sarebbe più forte. Insomma, un Risiko ancora tutto da giocare anche se negli ultimi giorni Nello Musumeci, dopo il “passo di lato” dei giorni scorsi, sembra aver ritrovato la rotta, ringalluzzito dalle parole di conforto della leader di FdI che farà solo il suo nome nei tavoli di confronto con Berlusconi e Salvini.
Il toto nomi del centrodestra
Tolto quello di Angelino Alfano, spuntano come funghi i nomi di altri potenziali candidati a salire a Palazzo d’Orleans. Resta calda anche l’ipotesi dell’autonomista Massimo Russo. Da Foza Italia l’identikit che circola con insistenza è quello dell’ex numero uno del Senato Renato Schifani. Negli ultimi giorni si fa largo anche Stefania Prestigiacomo o la presidente dell’Aiop Barbara Cittadini e la direttrice della Fondazione Federico II Patrizia Monterosso.
Intanto Cateno De Luca, annunciato candidato alle Regionali, dal canto suo, continua a fare incetta di nuovi sostenitori.
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