Supermercati aperti o chiusi domani in Sicilia. La giornata di domenica sarà problematica per gli alimentari dell’Isola. Lo sarà più i quanto non lo siano state le giornate dall’inizio dell’emergenza fino ad ora. La corsa alle ordinanze fra Stato e Regione ha preso il volo negli ultimi giorni e non c’è stata una sola sera di questa settimana che non abbia visto un nuovo decreto nazionale o una nuova ordinanza regionale. In questo marasma si inseriscono anche le ordinanze dei sindaci che creano diversità e divergenze anche fra territori confinanti e gettano nella confusione chi decreti ed ordinanze deve rispettare.
Le competenze sono frammentate per legge ed il panico da diffusione del virus porta anche a interpretazioni di legge e sconfinamenti in competenze altrui ma farciti di fantasia, in taluni casi, o di creatività normativa in altri.
Lo Stato chiede alle Regioni di non fare da sole e vuole un coordinamento con il governo centrale ma non riesce ad ottenerlo. Allo stesso modo la Regione chiedi ai comuni di non fare da soli e vuole coordinamento con la Regione ma non riesce ad ottenerlo. Così ci sono comuni che chiudono i supermercati alle 18 e comuni che invece continuano a rispettare l’ordinanza nazionale, altri che chiudono i panifici alle 14 e così via. Tutti senza rendersi conto che accorciare gli orari di apertura senza un criterio non farà diminuire la gente che esce ma la concentrerà in determinati orari creando ulteriore rischio di assembramento.
In tutto questo ci sono i sindacati che, giustamente, chiedono protezione per chi lavora nei supermercati, personale potenzialmente esposto al virus come dimostra la morte di una cassiera ieri, ma anche una regolamentazione delle chiusure perchè questo personale dovrà pur rifiatare
Il ministro Francesco Boccia nel coordinamento con Regioni, Anci e Upi ha chiesto ieri, secondo quanto si apprende, di “non fare ordinanze singole perché non incidono se non sono omogeneizzate con le indicazioni dello Stato” e di “aspettare il governo, che dal primo momento sta lavorando per omogeneizzare sempre più le misure”. Ora “quello che conta è quanti posti di terapia intensiva vengono aperti ogni giorno – ha detto -, questa deve essere la nostra comune ossessione collettiva per salvare la vita degli italiani”.
“Non conta quante ordinanze si fanno perché alla fine dell’emergenza tutti saremo giudicati sull’aumento delle terapie intensive – ha detto Boccia, secondo quanto riferito -, su quante vite umane si saranno salvate e su come e quanto avremo difeso il diritto universale costituzionale alla salute.
Ma domani la Sicilia vivrà il primo problema di sovrapposizioni di ordinanze. Il governo ieri sera ha emanato le nuove norme disponendo che i market possono stare aperti di domenica ma la Regione ha fatto una ordinanza di chiusura. E’ probabile che i supermercati chiudano per evitare di restare vittima di questa corsa alle ordinanze e far rifiatare il personale ma sarà una scelta.
Lo stesso vale già da oggi per lo sport all’aperto. Il governo ha detto di nuovo che si può fare anche se ha messo restrizioni che prima non c’erano (con buona pace delle denunce fantasiose e delle interpretazioni dei comuni). Si potrà fare solo da soli e solo nei pressi della propria abitazione. Ma la Regione ha messo il divieto con ordinanza del Presidente Musumeci e ieri le forze dell’ordine hanno sanzionato uno sportivo inventandosi l’inottemperanza all’ordine dell’autorità visto che non avevano strumenti sanzionatori
A completare la confusione ci pensano le fake news come quella diffusasi ieri a Palermo. “Si è avuta notizia della diffusione su alcune chat di una presunta ordinanza attribuita al Sindaco di Palermo per la compressione degli
orari di lavoro delle attività commerciali in città a partire da domani – fa sapere il comune – Come facilmente riscontrabile sul sito istituzionale, nessuna ordinanza di questo tipo è stata emessa dal Comune di Palermo”.
Detto tutto ciò proviamo a fare un poco di chiarezza sull’attuale situazione (fino alla prossima ordinanza probabilmente di stasera).
Attività motoria e sport
Possibile in tutta Italia ma NON in Sicilia dove viene considerata preminente l’Ordinanza del Presidente della Regione rispetto all’Ordinanza del Ministero della Salute (ci sono interpretazioni diverse di legge visto che l’ordinanza nazionale si applicherebbe anche alle Regioni a Statuto Speciale ma è consigliabile evitare di farsi multare o denunciare per poi esporre in tribunale interpretazioni normative avventurose in un senso o nell’altro)
Apertura dei negozi
Gli orari non sono cambiati per quelli autorizzati a stare aperti in base al decreto dell’11 marzo (ad eccezione dei comuni dove i sindaci abbiano fatto ordinanza stravaganti) ma ad eccezione della chiusura obbligatoria della domenica per qualsiasi attività ad eccezione di farmacie ed edicole in base al decreto regionale (anche qui c’è un conflitto di interpretazioni visto che l’ordinanza nazionale si applicherebbe anche alle Regioni a Statuto Speciale). Anche in questo caso su tutto il territorio nazionale, invece, i supermercati sono aperti anche la domenica
Seconde case e case di campagna
E’ espressamente vietato recarvisi nei week-end da venerdì a lunedì compresi. Lo era già ma con l’eccezione di chi detiene animali da curare. Nel fine settimana non è giustificativo neanche andare a zappare la terra o dar da mangiare agli animali
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