Mimmo Milazzo approda al vertice nazionale dell’Inas, il patronato Cisl che conta 704 uffici in Italia, 92 in 21 paesi esteri. E 916 sedi distaccate di recapito. È stato eletto, su proposta della leader nazionale Cisl, Annamaria Furlan, dal consiglio generale della confederazione riunitosi a Roma qualche giorno fa.
Milazzo assurge al ruolo di vicepresidente nazionale che eserciterà a fianco del lombardo Gigi Petteni, presidente, e del ligure Antonio Graniero, anch’egli vicepresidente. Il nuovo numero due, dal novembre 2014 è segretario generale della Cisl Sicilia, riconfermato a conclusione dell’ultimo congresso regionale, svoltosi nel maggio 2017. Il nuovo incarico, con sede a Roma, mette ora in moto la macchina della successione alla guida del sindacato di piazza Castelnuovo. L’avvicendamento sarebbe arrivato tra qualche anno, per la fisiologica scadenza del mandato. Ma sarà anticipato, a seguito del voto del consiglio confederale e del nuovo ruolo nazionale.
Milazzo, funzionario della ex provincia di Palermo con laurea in tasca in Scienze politiche, arriva a Roma a coronamento di una carriera sindacale ultratrentennale. Riceve il mandato di numero uno della Cisl Sicilia dopo aver ricoperto le posizioni di vertice della federazione cislina del pubblico impiego, a livello locale e regionale. E dopo essere stato per sei anni (dal 2008 al 2014) segretario provinciale Cisl, a Palermo e per il comprensorio Palermo-Trapani. All’Inas lavorerà nella tolda di comando di un istituto che, in stretto raccordo con l’Inps, assiste mediamente 1,7 milioni di persone in Italia e 57 mila all’estero, eseguendo 2,3 milioni di pratiche in Italia e 114 mila oltreconfine, dall’Europa all’Austalia al Nord e Sud America.