Mentre Nello Musumeci ritrova l’entusiasmo per una sua ricandidatura a presidente della Regione, spuntano nuovi nomi di altri eventuali candidati che potrebbero venire fuori dalla coalizione di centrodestra. Intanto Musumeci rilancia il suo sloga, “Il governo che parla coi fatti” dopo le dichiarazioni di Giorgia Meloni, leader di Fratelli D’Italia, e primo sponsor del governatore a livello nazionale, “FdI farà solo il tuo nome”.
La soluzione arriverà dall’alto
Ed è a livello nazionale che i partiti potrebbero decidere i nomi del candidato del centrodestra. In ballo non c’è sono il candidato della Sicilia ma anche quelli del Lazio, del Friuli e soprattutto della Lombardia, su cui punta dritto Matteo Salvini. Quest’ultimo potrebbe “lasciare” la Sicilia alla Meloni pur di scendere a compromessi con il sul partito e non rovinare le trattative sulle regioni del Nord in cui la Lega sarebbe più forte. Insomma, un risiko ancora tutto da giocare anche se negli ultimi giorni Nello Musumeci, dopo il “passo di lato” dei giorni scorsi, sembra aver ritrovato la rotta, ringalluzzito dalle parole di conforto della leader di FdI che farà solo il suo nome nei tavoli di confronto con Berlusconi e Salvini.
Musumeci, il suo nome in acqua agitate
La candidatura di Musumeci però non naviga in acque limpide e tranquille. Resta sempre aperta l’ipotesi del candidato Raffaele Stancanelli, sempre in quota FdI, ma che però potrebbe rappresentare un candidato di sintesi per la coalizione. Intanto l’emissario La Russa in questi giorni sarà tra Palermo e Catania per un confronto con gli alleati. E anche Salvini torna a Palermo per le sue grane giudiziarie del processo Open Arms. Qui, secondo quanto fa trapelare La Sicilia, potrebbe annunciare il suo no alla ricandidatura di Musumeci dopo un vertice che ha avuto con Berlusconi. E ieri il leader del Carroccio ha anche incontrato a Roma l’autonomista Raffaele Lombardo con cui ha discusso di regionali.
Il toto nomi del centrodestra
E spuntano come funghi i nomi di altri potenziali candidati a salire a Palazzo d’Orleans. In campo moderato si fa strada con maggiore insistenza nelle ultime settimane il nome dell’ex ministro della Giustizia Angelino Alfano. Resta calda anche l’ipotesi dell’autonomista Massimo Russo. Da Foza Italia l’identikit che circola con insistenza è quello dell’ex numero uno del Senato Renato Schifani. Negli ultimi giorni si fa largo anche Stefania Prestigiacomo o la presidente dell’Aiop Barbara Cittadini e la direttrice della Fondazione Federico II Patrizia Monterosso. Intanto Cateno De Luca, annunciato candidato alle Regionali, dal canto suo, continua a fare incetta di nuovi sostenitori.
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