L’elezione del presidente della regione non delinea una vittoria netta di nessuno degli schieramenti che fino ad oggi hanno ufficializzato la propria discesa in campo. È quanto emerge da un sondaggio indipendente realizzato da “Keix Knloledge” dal 9 al 14 marzo 2022. Se il centrosinistra, raggiunge il 19.9%, assieme al movimento 5 stelle che tocca il 22.3%, arriva al oltrepassare il 42%. Di poco più in alto è il centrodestra che tocca quota 45%. Arriva al 6.6% il partito dell’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, in corsa solitaria dopo le dimissioni arrivate nelle scorse settimane. Seguono a ruota i partiti minori. Il sondaggio è stato pubblicato dal quotidiano La Sicilia.
De Luca avanza
Secondo il sondaggio il candidato di Sicilia Vera, l’ex sindaco di Messina Cateno De Luca si attesta al 14.8% dei consensi totali. Al primo posto c’è Nello Musumeci con il 29% dei consensi, seguito da Giancarlo Cancellieri con il 22%. Dopo De Luca segue Claudio Fava con il 12.7%, Caterina Chinnici con il 7.6%, Gianfranco Miccichè, presidente dell’ARS uscente, con il 5%, Dino Giarrusso con il 4%, Nino Minardo con il 2.7% e Pietro Bartolo con il 2%.
Molti gli indecisi
La partita si gioca sulla capacità dei candidati e dei partiti di saper dialogare con gli indecisi e il dato è suscettibile di significative variazioni anche nel breve termine, mancando in questa fase la pressione dei partiti generata dalla campagna elettorale e quella rappresentata dalle liste. Appare scontato però che il “chi prima arriva meglio alloggia” rimane sempre valido. Chi infatti ha annunciato la propria candidatura e iniziato la propria campagna elettorale gode del vantaggio della visibilità” rispetto a candidati e partiti che non si sono ancora espressi.
Centrodestra in vantaggio ma spaccato
Il centrodestra, nonostante sia avanti nei sondaggi, è spaccato sul nome del candidato presidente. Musumeci al momento è l’unico candidato d’area. Un vantaggio di tempo che gli potrebbe permettere di poter essere incoronato come l’unico candidato di centrodestra vista l’assenza di alternative solide e credibili. Gianfranco Miccichè infatti al momento giocherebbe il suo ruolo in chiave di opposizione interna, ma una sua candidatura appare al grande pubblico più tattica che reale. Nino Minardo, poi, potenziale candidato della Lega, sconta un livello di notorietà non elevato.
M5S tra Cancelleri e Giarrusso
Il MSS non ha ancora un candidato da sostenere ma regge il consenso del sottosegretario Giancarlo Cancelleri che, già due volte candidato del Movimento nelle due precedenti Regionali, aggrega consensi anche tra l’elettorato moderato. La candidatura dell’europarlamentare pentastellato Dino Gianrusso più legata all’anima tradizionale” del MSS, pur non essendo ufficiale, gioca il suo ruolo interlocutorio nelle dinamiche interne.
Fava per la maggiore nel centrosinistra
Cluadio Fava è ormai un candidato ‘storico” alla Presidenza della Regione ma ha inoltrato la sua candidatura con anticipo- Sta guadagnando consenso principalmente rispetto al potenziale candidato del Pd, l’europarlamentare Pietro Bando. Mentre Caterina Chinnici, altro rappresentante dem in Europa, sembra mantenere nel complesso un certo elettorato, pur in una condizione di non ufficialità della sua candidatura.
Cateno De Luca si fa largo
Cateno De Luca, ufficialmente candidato, aggrega consenso popolare facendosi interprete dell’insoddisfazione di molti siciliani. Sta accumulando vantaggio al centro dello schieramento, rosicchiando”consenso ai due poli, ma soprattutto a quei partiti che non hanno ufficializzato alcuna candidatura.
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