“Quando la volpe non arriva all’uva, dice che è acerba”. Risponde così Ismaele La Vardera, ex iena prestata alla politica, schierata con Cateno De Luca e il suo movimento politico, alle affermazioni del deputato Vincenzo Figuccia, che aveva attaccato l’operato del vulcanico candidato alle Regionali parlando anche di “scimmie urlatrici”. La Vardera, inoltre, fa sapere che “Figuccia ci ha cercato più volte per essere ospitato nelle nostre liste ricevendo un secco no”.
“Nel centrodestra siciliano ci sono le persone che possono guidare la Regione e governarla bene. E’ finito il tempo delle false rivoluzioni alla Crocetta e delle scimmie urlatrici, serve serietà e un progetto inclusivo. Faccio fatica a comprendere le ragioni di chi pensa di mandare tutti a casa erigendosi a paladino della Sicilia”. Queste le parole di Vincenzo Figuccia, deputato regionale di Prima l’Italia, con un chiaro riferimento a Cateno De Luca, che hanno generato la reazione di La Vardera.
“Sorprendono le parole dell’onorevole Figuccia secondo il quale “è finito il tempo delle false rivoluzioni alla Crocetta e delle scimmie urlatrici” riferendosi poi al nostro leader Cateno De Luca”, aggiunge il portavoce del movimento, in tour per la Sicilia con il suo “pandino” giallo. “Non candidiamo deputati uscenti”, dice La Vardera dopo aver reso noto il “corteggiamento” di Figuccia a De Luca.
“Se avessimo voluto voti “certi” avremmo accettato deputati uscenti, noi vogliamo i voti della gente comune, di chi crede in noi e nel cambiamento. Figuccia, dopo la sorella eletta al consiglio comunale insegue il sogno di essere rieletto al Parlamento, e magari il papà andrà al Parlamento nazionale così da poter realizzare il sogno della Figuccia family al potere in ogni consesso politico che esista. Buona fortuna alla Figuccia’s family, noi continuiamo la nostra rivoluzione volentieri anche senza di lui.”