Emilio Arcuri non sarà il nuovo assessore comunale all’Edilizia Privata. A comunicarlo è lo stesso sindaco Leoluca Orlando dopo gli arresti per corruzione di queste ultime ore che hanno scosso la Giunta e la maggioranza di Palazzo delle Aquile.
Dopo la conferma della massima fiducia ad Arcuri che proprio nei prossimi giorni avrebbe dovuto ufficialmente dopo essere stato designato ricoprire la carica di assessore ecco che dopo poche lo stesso primo cittadino annuncia il passo indietro dello stesso Arcuri.
“Confermo pieno sostegno ed ogni ulteriore collaborazione all’attività degli organi inquirenti perché si faccia piena luce su ogni ipotesi di comportamento illecito a danno della città e del programma dell’Amministrazione comunale – dice Orlando -. Ho sentito Emilio Arcuri che mi ha manifestato la sua disponibilità a non ricoprire incarichi nella Giunta comunale, in questa fase delicata ed anche per consentire a lui stesso e agli Organi inquirenti di fare piena luce. Ho apprezzato tale disponibilità e comunico pertanto che nei prossimi giorni provvederò alla designazione del terzo nuovo assessore della Giunta”.
“Il passo indietro di Arcuri e del sindaco Orlando, che lo aveva designato nuovamente assessore, è un segnale di prudenza che in questo momento critico per il Comune di Palermo andava necessariamente dato”. Lo dichiara in una nota il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Comune di Palermo, Antonino Randazzo. “Il M5S in passato ha più volte chiesto ufficialmente all’amministrazione Orlando di allontanare – afferma – dalle cariche istituzionali chi per noi non ha i requisiti per ricoprire tali delicati ruoli. Così come per esempio alcuni degli arrestati di oggi, riposizionati dal Comune pur in presenza di condanne e provvedimenti disciplinari”. “Alla luce dei clamorosi risvolti giudiziari di oggi, il Movimento 5 Stelle chiede – aggiunge – con la massima urgenza la convocazione di una seduta di consiglio comunale straordinaria, affinché il sindaco di Palermo Leoluca Orlando si presenti a Sala delle Lapidi per riferire su questa gravissima vicenda di corruzione che vede coinvolti, fra l’altro, due capigruppo di partiti di maggioranza, Pd e di Italia Viva, che tengono in piedi questa esperienza di governo”.