“Il Corpo forestale è il primo presidio di legalità per la Regione Sicilia, un presidio storico, che guarda con assoluta dedizione alla tutela dell’ambiente e alla tutela della salute pubblica dei cittadini”. Sono le parole dell’assessore regionale all’Ambiente e Territorio, Toto Cordaro, in occasione della cerimonia dedicata al 50 esimo anniversario della Fondazione del Corpo Forestale della Regione siciliana.
A Palazzo Orléans, nella ala Alessi, è stata presentata alla stampa la pubblicazione edita dalla Regione “Il Corpo forestale siciliano. 50 anni nel territorio”, in cui si ripercorre la storia di questa istituzione attraverso documenti, aneddoti, testimonianze e una raccolta d’immagini. Oltre all’assessore Toto Cordaro, alla cerimonia c’erano anche il dirigente generale del Comando del Corpo forestale della Regione Siciliana, Giovanni Salerno, i capi degli Ispettorati ripartimentali delle Foreste.”Il governo che rappresento – ha detto Cordaro in una intervista – ha voluto far ripartire il Corpo forestale in termini concreti perché abbiamo riattivato il turnover e quindi la possibilità di nuovi ingressi, una tutela davvero ampia che ha voluto guardare a quello che è l’interesse della nostra collettività, partendo da questo presidio che oggi rilanciamo e del quale oggi festeggiamo il 50 esimo anniversario della sua costituzione”.
L’assessore Cordaro si concentra sul lavoro svolto fino a oggi con la giunta del governatore uscente Nello Musumeci. “Gli ultimi anni abbiamo immaginato di lavorare ad un corpo forestale che fosse davvero moderno e all’avanguardia. Ci siamo Confrontati con regioni che ci hanno raccontato qual è il criterio soprattutto in tema di tutela dell’ambiente e di antincendio boschivo, lo abbiamo messo in campo. Abbiamo attivato droni e mezzi avveniristici, abbiamo davvero compiuto un passo avanti, un’assoluta inversione di tendenza rispetto a chi ci ha preceduto.
Il Corpo forestale della Regione Siciliana da mezzo secolo è al servizio del territorio e della popolazione nella tutela dell’ambiente, nella prevenzione del dissesto idrogeologico, della desertificazione e dell’inquinamento, nel contrasto agli incendi boschivi, nella conservazione di aree d’interesse paesaggistico e naturalistico. “Per noi bisogna dare a queste donne a questi uomini, che in questi anni in gravi situazioni di difficoltà, hanno rappresentato e dimostrato grande spirito di corpo, tutti i mezzi perché il loro perché loro lavoro possa essere svolto in sicurezza e possa davvero essere efficace”.