Sono rientrati in Sicilia e hanno iniziato la quarantena domiciliare per scongiurare il rischio di contagio. Cosa fare un volta terminato il periodo di isolamento? Una nota firmata dall’assessore regionale alla salute Ruggero Razza e inviata ai direttori generali della Asp e ai sindaci dell’Isola chiarisce quali sono i passi da compiere.
È l’ordinanza 7 del presidente della Regione che impone ai soggetti rientrati in Sicilia e che hanno denunciato la propria presenza nell’Isola, che debbano isolarsi a casa per 14 giorni completi e al termine dei quali debbano essere sottoposti al tampone.
Tutti i soggetti sono stati ripartiti per distretto sanitario di residenza e vengono trasmessi alle rispettive Asp di appartenenza. Saranno le Asp a dare comunicazione dei luoghi nei quali i soggetti, debitamente informati, potranno presentarsi. I tamponi saranno eseguiti direttamente dall’automobile. Il paziente non dovrà scendere dalla vettura mentre il personale incaricato procede al prelievo del materiale organico necessario al campione.
Chi non potrà lasciare il proprio domicilio per ragioni di necessità potrà richiedere di sottoporsi al prelievo del tampone a domicilio. I sindaci saranno informati della presenza del team al fine di poter accogliere per la prova del tampone coloro che avessero denunciato la loro presenza nell’Isola alla sola amministrazione comunale. I campioni saranno inviati ai vari laboratori presenti in Sicilia. Si tratta di strutture sanitarie pubbliche o in convenzione. I risultati dei tamponi saranno comunicati in 48 ore.
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