Coinvolgimento attivo dei rappresentanti di categoria dei medici di assistenza primaria e di continuità assistenziale nei tavoli assessoriali e aziendali per creare un confronto propositivo e costruttivo volto ad individuare le migliori risposte ai bisogni di salute della popolazione, dotare con urgenza i medici e tutti i presidi di continuità assistenziale di protezione (mascherine del tipo FFP2, guanti occhiali protettivi o visiera, formazione e informazione a questi medici sulle procedure da seguire nei casi di emergenza coronavirus. Ed ancora, campagne di informazioni e divulgazione delle norme comportamentali, in casi come questi, rivolte ai cittadini.
Lo chiedono il segretario regionale generale Fimmg Sicilia Luigi Galvano e il segretario regionale Simg Sicilia Luigi Spicola in una lettera inviata all’assessore Regionale della Salute Ruggero Razza, ai direttori dell’assessorato Mario La Rocca e Maria Letizia Di Liberti, a tutti i direttori generali, amministrativi e sanitari delle Asp siciliane a proposito dell’emergenza Coronavirus.
“I medici di assistenza primaria e di continuità assistenziale – scrivono – sono la prima linea del sistema sanitario ed anche in condizioni di rischio epidemico e di elevata morbilità stagionale costituiscono lo strumento primario e capillare di informazione nei confronti di tutti i cittadini del nostro Paese. Ad oggi, non sono stati messi nelle condizioni di poter operare in sicurezza e protezione e non sono stati adeguatamente formati a gestire situazioni emergenziali così come potrebbe essere l’emergenza COVID-19 in caso di possibili casi ‘autoctoni’. Inoltre – aggiungono Galvano e Spicola – non c’è stato un coinvolgimento di questi medici né nei tavoli assessoriali e aziendali né nelle unità di crisi di cui apprendiamo notizia dalla stampa“.
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