L’Assemblea Regionale Siciliana non si ferma per il Coronavirus. Lo aveva deciso il suo presidente Gianfranco Miccichè a pochi giorni dall’esplosione dell’emergenza, diventata in questi giorni ancora più grave. Adesso una frangia di deputati chiede che anche il Parlamento siciliano faccia la propria parte organizzando le sedute in video conferenza.

Dono i deputati della Lega Catalfamo, Caronia, Bulla e Ragusa a chiedere a Miccichè di “dare buon esempio”. Infatti, dicono, “non ha senso costringere il personale dell’Assemblea, prima ancora che i deputati, a fare un assembramento che espone tutti a rischi di contagio”.

“Non si facciano riunioni che possono svolgersi per via telematica” dicono i deputati leghisti siciliani a margine di una sedute prevista per oggi. L’ARS deve riunirsi per ascoltare le comunicazioni del Governo e dibattere sull’emergenza: un’attività che può essere svolta in teleconferenza, esattamente come stanno facendo già le scuole e le università e anche diverse giunte e consigli comunali.

I quattro parlamentari dichiarano comunque la propria piena disponibilità ad essere presenti “per discutere e votare nel momento in cui l’Assemblea sarà chiamata a varare provvedimenti, certamente urgenti, per supportare il nostro sistema sanitario, la nostra protezione civile e l’economia siciliane.”

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