“Le regole per evitare il contagio devono essere chiare e univoche sia per le strutture sanitarie pubbliche sia per quelle cosidette private. Tutte le attività ambulatoriali non urgenti devono essere rinviate”. Lo scrive in una nota la Fials Palermo che chiede all’amministrazione regionale di intervenire con urgenza.
“Apprezziamo lo sforzo dell’assessorato – dice il segretario della Fials Palermo, Enzo Munafò – che ritiene che qualche casa di cura non ha ben interpretato, in modo corretto, la circolare dello scorso 9 marzo. L’assessorato ha voluto reiterare quanto già detto, e cioè che bisogna evitare tutti gli interventi chirurgici e le visite ambulatoriali non urgenti. Adesso però bisogna che tutte le strutture si uniformino comprese quelle cosiddette private. Le case di cura sono parte integrante del sistema sanitario, attingono fondi dal servizio sanitario, quindi è necessario che le disposizione dell’assessorato vengano pedissequamente rispettate. Altrimenti non ha senso che mentre i cittadini sono a casa per evitare il contagio, nelle case di cura ancora una volta rischiamo il contagio per visite che possono essere tranquillamente differite”.
“A tutela dei cittadini – prosegue Munafò – chiediamo che vengano allertate le Asp perché nel momento in cui saranno presentate le parcelle per le eventuali prestazioni erogate a partire da giorno 9, data della pubblicazione della prima circolare, non venga effettuato alcun rimborso. Un aspetto che segnaleremo anche alla Corte dei conti. Una vicenda che fa il paio con l’obbligo di igienizzare le divise all’interno della struttura sia essa ospedaliera che privata. Ho avuto segnalazioni sul fatto che in molti casi i dipendenti delle case di cura ripuliscono le divise a casa, una prassi molto pericolosa in questo periodo. Ribadiamo quindi la necessità che l’assessore o il nuovo comitato di saggi costituito dal presidente Musumeci ribadiscano con una circolare la necessità di uniformare le regole del pubblico e del privato”.