La Polizia municipale rischia di non poter partecipare ai controlli anti coronavirus in atto in questi giorni. L’allarme viene lanciato da Nicola Scaglione del Csa-Cisal che cita una legge degli anni Ottanta secondo cui i singoli agenti devono essere indicati nominativamente in un apposito provvedimento. In base a questa norma potrebbe venir meno l’apporto fornito sino ad oggi dalla Polizia locale.
“La Polizia Municipale di Palermo sta svolgendo un ruolo fondamentale nei controlli per il contrasto al coronavirus, con una media di 430 controlli al giorno per un totale finora di oltre 3 mila, e più di 100 denunciati per violazione delle misure previste dal Governo. Sarebbe incomprensibile escludere i vigili urbani dalle forze dell’ordine autorizzate a effettuare i controlli su strada, proprio nel momento in cui i contagi aumentano e si invitano i cittadini a restare a casa”. E’ questo l’allarme lanciato da Scaglione.
Il sindacato lancia l’appello al Prefetto di Palermo e al Questore affinché la Polizia municipale non sia esclusa, anche alla luce di quanto sta succedendo nel resto d’Italia e proprio mentre si moltiplicano gli appelli al rispetto
delle norme, invitando gli italiani a restare a casa per frenare la diffusione del coronavirus. “Da giorni i vigili urbani sono all’opera a Palermo con controlli a tappeto, nonostante l’assenza di idonei dispositivi di protezione e con turni massacranti: escluderli ora sarebbe incomprensibile, oltre che dannoso per la collettività”.
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