“La fiscalità dei Comuni si è drasticamente ridotta e per questo o arrivano “cinque miliardi subito o siamo costretti ad interrompere i servizi”. Lo dichiara il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha abbandonato insieme all’Unione delle Province i lavori della conferenza unificata, convocata oggi in videoconferenza, in attesa degli sviluppi del tavolo tecnico-politico.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di Anci Sicilia e sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Ho concordato con i sindaci delle principali città perché il Presidente dell’ANCI De Caro lasciasse i lavori della Conferenza unificata fra Stato ed Enti locali. Credo che il Governo nazionale, che sta certamente operando su più fronti ed in una situazione di emergenza, non abbia però compreso quanto grave sia la situazione dei Comuni. Visto che tanto si è usato il paragone con una guerra, è bene che si sappia che la prima linea dello Stato, che sono i Comuni, sta ormai per cedere. Se non si interverrà con forza e in fretta, gli enti locali, tutti ed ognuno andranno in default, con conseguenze inimmaginabili sul fronte dei servizi ai cittadini e della tenuta istituzionale del Paese”.
Una posizione peraltro condivisa “I comuni italiani stanno dando una risposta straordinaria all’emergenza coronavirus, con i sindaci in prima linea su tutte le difficoltà sociosanitarie ed economiche. I Comuni hanno dato inoltre prova di grande efficienza e velocità, come nella distribuzione immediata di 400 milioni di buoni spesa alle famiglie più in difficoltà. Ma i comuni, così come le Province e le Città Metropolitane, stanno subendo la crisi esattamente come le imprese e le famiglie, perché le loro entrate fiscali e tariffarie stanno diminuendo fortemente. Non riscuotono più la tassa di soggiorno, le rette di nidi e asili, l’occupazione di suolo pubblico, le tariffe dei parcheggi, la tari, le imposte collegate alle auto”. Lo scrive il segretario del Pd Nicola Zingaretti in una nota.
“Lo stesso avviene per le società partecipate – aggiunge Zingaretti – con ripercussioni sui bilanci dei comuni e nei servizi ai cittadini. L’emergenza sanitaria ha prodotto un forte impatto anche sulle spese degli enti locali, da quelle sociali fino a quelle per la polizia locale. E’ importante dunque che il Governo, nel decreto di aprile, tenga in considerazione questa condizione e preveda risposte importanti – sottolinea il segretario dem – per sostenere e valorizzare la capacita’ di intervento concreto degli enti locali sul territorio. Perché dalle istituzioni locali passa una parte decisiva dello sforzo che l’Italia deve mettere in campo per ripartire”.
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