“Gli amministratori siciliani chiedono al Governo nazionale maggiori risorse per garantire la tenuta istituzionale e finanziaria degli enti locali. La situazione drammatica che stiamo vivendo esige risposte straordinarie a sostegno di tutti i sindaci che devono far fronte alle richieste e alle esigenze dei cittadini e tutelare la salute pubblica”.
Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia, che aggiunge: “Esprimiamo, quindi, la nostra preoccupazione per il presente e per il futuro delle nostre città anche a fronte della posizione critica espressa dal presidente dell’Anci nazionale, Antonio De Caro, che proprio ieri ha abbandonato polemicamente i lavori della Conferenza unificata dopo aver chiesto 5 miliardi per i comuni, e della protesta di numerosi amministratori dell’Isola contro le misure prese dal Governo”.
“La fiscalità dei Comuni si è drasticamente ridotta e per questo o arrivano “cinque miliardi subito o siamo costretti ad interrompere i servizi” aveva detto proprio ieri il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, c.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di Anci Sicilia e sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Ho concordato con i sindaci delle principali città perché il Presidente dell’ANCI De Caro lasciasse i lavori della Conferenza unificata fra Stato ed Enti locali. Credo che il Governo nazionale, che sta certamente operando su più fronti ed in una situazione di emergenza, non abbia però compreso quanto grave sia la situazione dei Comuni. Visto che tanto si è usato il paragone con una guerra, è bene che si sappia che la prima linea dello Stato, che sono i Comuni, sta ormai per cedere. Se non si interverrà con forza e in fretta, gli enti locali, tutti ed ognuno andranno in default, con conseguenze inimmaginabili sul fronte dei servizi ai cittadini e della tenuta istituzionale del Paese”.