“Nell’ultima settimana la rete delle Terapie intensive (Rianimazioni) attivate in Sicilia, per il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19 che sono andati incontro a grave insufficienza respiratoria e ventilazione controllata con intubazione, registra il recupero della funzione ventilatoria autonoma in una percentuale che oscilla dal 20 al 40 per cento dei pazienti ammessi. Si tratta di una percentuale variabile in rapporto alla severità del quadro di esordio e alla “fragilità” dei pazienti (leggi età avanzata, patologie concomitanti)”.
Lo fa sapere il Comitato tecnico scientifico istituto dalla Regione Siciliana per l’emergenza Coronavirus.
“Tale dato – sottolineano gli esperti – fa ben sperare perché è in linea con i migliori dati nazionali di recupero di tali gravissime forme di insufficienza respiratoria e conferma che un trattamento nei tempi giusti e con risorse disponibili, che in queste ore si sta registrando grazie al contenimento e all’isolamento messo in atto sul territorio regionale, può permettere risultati in termini di salute pubblica altrimenti non raggiungibili”.
Il Comitato specifica inoltre che “i pazienti dimessi dalle terapie intensive, ovviamente, non rientrano ancora nel novero dei guariti, ma le loro condizioni di salute, seppur ancora precarie, fanno ben sperare. Il contenimento della pandemia e lo “stare a casa” stanno permettendo una adeguata e corretta assistenza nelle nostre Terapie intensive, ma invitiamo tutti a non abbassare la guardia e continuare a rispettare le regole”.
Il riferimento è ai dati comunciati dalle varie strutture sanitarie che mostrano come in Sicilia si comincia ad aprire qualche spiraglio di ottimismo legato ad un elevato numero di pazienti che lasciano la terapia intensiva anche se non sono guariti. Solo al Garibaldi di Catania sono dieci i pazienti che oggi lasciano l’intensiva anche se non tutti dichiarati guariti
I dati di oggi parlano di una crescita del contagio che però diventa stabile , senza impennate e anche questo è un dato positivo visto che avviene già da tre giorni consecutivi.
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