“Canta che ti passa”. L’Italia dei social chiama e i quartieri deserti si accendono attraverso migliaia di persone che si danno appuntamento fuori dai balconi, per intonare in coro canzoni e condividere ore di socialità nonostante l’isolamento del Paese. Da Nord a Sud, tutti rigorosamente rinchiusi in casa, ma comunque insieme. E con la musica come terapia contro la paura del Covid-19. Quella dell’inno di Mameli prima di tutti. Anche Palermo, come mostra questo video realizzato in viale Strasburgo, la città ha risuonato sia dell’Inno di Mameli ma anche di improvvisazioni a suon di musica.
Un po’ ovunque, invece, sono comparse bandiere tricolore esposte dalle finestre o sulle ringhiere: non si vedevano dagli ultimi mondiali di calcio, ma ora hanno un senso ben diverso. Ad innescare la serie di flash-mob sonori, diventati in diverse città un appuntamento fisso, è stata la città di Napoli.
Non a caso uno dei video più frequenti sui social è quello girato in un quartiere popolare partenopeo, dove la gente del rione si aggiunge al coro della canzone “Abbracciame” di Andrea Sannino: luci accese e famiglie affacciate che cantano romanticamente il ritornello “Abbracciami più forte”. Parole che parlano di un gesto proibito in questo momento, ma che non vieta di sognare in attesa che l’emergenza finisca presto. E se da giorni gli spettacoli sono off limits, c’è un nuovo modo di assistere ai concerti.
A Tusa, un piccolo borgo dei Nebrodi nel Messinese, la street band ‘Fanfaroma’ ha lanciato l’idea suonando i brani affacciandosi alle finestre e ai balconi, eseguendo musica per un pubblico che ha ascoltato allungando la testa dietro le tendine. Il concerto ha avuto come protagonisti tutti quelli che avevano uno strumento in casa ed erano in grado di usarlo. Tra i primi a promuovere iniziative del genere è stata anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi: “Affacciamoci alle finestre e salutiamoci, cantiamo una canzone, guardiamoci perché siamo una comunità”. Per ora una piccola cura all’ansia e alla noia è stata trovata: in tempi di #iorestoacasa, cantare a squarciagola può essere una terapia efficace.
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