Ci sarebbe un giudice in isolamento volontario e anche alcuni avvocati. Sono rientrati dalle zone in Italia e all’estero dove sono stati riscontrati numerosi contagi da coronavirus. La notizia, riportata dal Giornale di Sicilia, arriva in seguito ai provvedimenti anti virus cinese al Tribunale di Palermo per evitare i contagi.
Già ieri tutte le udienze si sono svolte a porte chiuse così da garantire distanze adeguate tra i fruitori del Tribunale. Il provvedimento però ha generato momenti di caos davanti alla Corte d’Appello del vecchio palazzo che alle 11 era affollatissimo. Come se non bastasse ieri era in programma il giuramento dei nuovi avvocati, un fatto che ha portato ancora più confusione. Alcuni avvocati che sono rientrati dalla Lombardia non hanno potuto partecipare alle udienze. Qualche udienza ha anche subito il rinvio.
Secondo le nuove disposizioni, le udienze civili dovranno essere tenute in base a fasce orarie determinate e potranno essere presenti solo le parti interessate. Per le udienze penali si deve valutare l’eventualità della trattazione a porte chiuse per ragioni di igiene. Gli avvocati devono ridurre all’essenziale l’accesso nelle cancellerie, in particolare utilizzando gli strumenti telematici, e nella partecipazione alle udienze e alle altre attività processuali eviteranno, per quanto possibile, di intervenire con i colleghi di studio.
Tutti devono mantenere, per quanto possibile, una distanza di sicurezza di un metro e mezzo, lavarsi spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, coprirsi bocca e naso, non con le mani, se si starnutisce o si tossisce.
Al carcere Pagliarelli infine avvocati e magistrati accedono ormai soltanto con delle mascherine. Scene mai viste fino ad oggi.
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