A rischio chiusura il reparto di pediatria dell’ospedale di Corleone. A lanciare l’allarme il deputato regionale Vincenzo Figuccia che mostra molta preoccupazione per le sorti del nosocomio e del suo punto nascita in particolare. Anche perché parliamo di un comprensorio vasto e allo stesso tempo “isolato”, con vie di comunicazione molto precarie e distante da altre strutture ospedaliere. Qui la sanità è necessaria con servizi primari, come quelli che può offrire un ospedale.
“L’ospedale di Corleone – afferma Figuccia – ha il reparto di maternità che rischia di essere chiuso perché ad oggi dopo mesi manca il pediatra. C’è appena un cardiologo costretto ad operare sprovvisto di attrezzatura per fare una semplice prova di sforzo o altri esami; non c’è un reparto ortopedico. Parliamo di un comprensorio di oltre 100 mila persone dove il plesso ospedaliero è storicamente essenziale per assicurare ai residenti delle zone montane sicurezza e salute”.
Secondo quanto sostiene il parlamentare, un problema che si trascina da tempo: “da mesi – sostiene – si denuncia la precarietà del punto nascite e il progressivo abbandono del sito non adeguatamente attenzionato. Chiediamo all’assessore regionale alla Sanità di porre in essere ogni azione utile a mitigare la grave problematica e a fornire soluzioni certe e durature per la tenuta della sanità nel corleonese”.
Oltretutto il reparto di pediatria e il suo punto nascite ha attraverso momenti tutt’latro che facili nel corso di questa pandemia. Il reparto di pediatria e il punto nascite di Corleone hanno dovuto chiudere i battenti per giorni nel marzo del 2020. Vennero chiusi per la sanificazione dopo la scoperta che un bambino di cinque mesi, proveniente da un paese vicino per un controllo, era risultato contagiato dal covid19. Anche il padre e la madre del piccolo erano risultati positivi al test. Le due strutture furono chiuse e il personale sottoposto al tampone che ha dato esiti negativi.