“Con Vincenzo Agostino scompare uno dei simboli di testimonianza antimafia e di impegno della società civile. Insieme alla moglie non ha mai smesso di lottare, con grande coraggio e forte determinazione, alla ricerca della verità sull’omicidio del figlio Nino e della nuora Ida. Ai familiari giunga il profondo cordoglio e la vicinanza mia personale e dell’intero governo regionale”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
“A nome mio e dell’amministrazione comunale, esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Vincenzo Agostino. Il suo impegno civile, finalizzato alla ricerca della verità sulla morte del figlio Nino Agostino, l’agente di polizia ucciso, insieme alla moglie Ida Castelluccio, dalla mafia, deve continuare a rappresentare uno sprone per le istituzioni e la magistratura per arrivare a una verità completa su questo omicidio”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
“Vincenzo Agostino è stato un simbolo di tenacia e lotta alla mafia, ma anche un grande padre che si è battuto senza risparmiarsi contro l’omertà dello Stato. È morto con la sua barba lunga che aveva promesso di non tagliare finché non avrebbe avuto verità e giustizia per il figlio agente di polizia Nino e la nuora Ida Castelluccio, incinta di pochi mesi, uccisi dalla mafia. Sono addolorata per la scomparsa di un uomo come Agostino a cui lo Stato non è stato capace di restituire piena verità e che ha comunque contributo per anni a formare le coscienze di molti giovani a cui ha trasmesso i valori dell’antimafia”. Lo dichiara in una nota la senatrice del Movimento 5 Stelle, Dolores Bevilacqua.
Il gruppo parlamentare del M5S all’Ars esprime profondo cordoglio per la morte di Vincenzo Agostino, “padre coraggio, diventato simbolo antimafia per la sua instancabile ricerca della verità sul duplice omicidio del figlio e della nuora”. “La ferrea determinazione di Agostino – dice il capogruppo Antonio De Luca – sarà sempre esempio di grandissimo impegno civile per tutti e sia stimolo al conseguimento della piena verità per la quale si è battuto tutta la vita”.
Esprimo profondo dispiacere per la scomparsa di Vincenzo Agostino, padre coraggio dell’agente di Polizia Nino e suocero di Ida Castelluccio, entrambi uccisi in modo barbaro nell’agosto del 1989. Ha lottato con tutte le sue forze per arrivare alla verità su quel terribile eccidio che si portò via anche il nipotino che era nel grembo della madre. La lunga barba bianca era diventata il simbolo nazionale del coraggio di un padre e di un siciliano che non si arrendono davanti ai depistaggi e ai silenzi, ha continuato a combattere anche dopo la morte della moglie Augusta Schiera. Ora è compito delle Istituzioni restare a fianco della famiglia affinché sia scritta l’ultima parola sull’omicidio di un servitore dello Stato e della sua giovane moglie, a distanza di 35 anni. Ai figli e ai nipoti le mie più sentite condoglianze.
È quanto dichiarato dal deputato regionale di FDI, componente della Commissione Regionale Antimafia, Marco Intravaia sulla morte di Vincenzo Agostino.
“Azione esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Vincenzo Agostino. La sua lotta per la ricerca della verità sulla morte del figlio Nino e della moglie Ida Castelluccio, uccisi dalla mafia nell’agosto del 1989, non deve fermarsi certo ora e si dovrà fare giustizia”, così i componenti di Azione in Sicilia.