Domani alle 13.30 il Copasir sentirà in audizione l’ex premier Giuliano Amato. La convocazione dovrebbe essere legata all’intervista di un mese fa nella quale Amato accreditò la pista del missile francese per il disastro di Ustica.
La verità di Amato
Fu un missile ad abbattere il Dc9 di Ustica ed era un missile francese. Una verità che ormai ha compreso tutto il mondo potrebbe essere svelata anche ufficialmente
Sono ammissioni chiare quelle dell’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato in una lunga intervista a repubblica, ammissioni da uno degli uomini dello stato Italiano che più si è adoperato alla ricerca di quella verità che ora potrebbe, finalmente emergere.
In una lunga vicenda segnata da opacità, depistaggi e silenzi omertosi, Giuliano Amato – scrive Repubblica – ha rappresentato quella parte dello Stato che più s’è adoperata per arrivare a una verità giudiziaria e storica sull’abbattimento del Dc9 dell’Itavia il 27 giugno del 1980. Un traguardo ora lumeggiato dall’inchiesta bis della Procura di Roma, con nuove prove a carico dell’aeronautica francese.
E adesso ci sono anche le condizioni perchè quella verità venga, finalmente rivelata e non resti solo “compresa ma non ammessa”
L’operazione aveva lo scopo di eliminare il leader libico Gheddafi. Caccia francesi dovevano abbattere l’aereo sul,quale viaggiava con la complicità degli Usa ma “Gheddafi fu avvertito del pericolo e non salì sul suo aereo. E il missile sganciato contro il Mig libico finì per colpire il Dc9 dell’Itavia che si inabissò con dentro ottantuno innocenti. L’ipotesi più accreditata è che quel missile sia stato lanciato da un caccia francese partito da una portaerei al largo della costa meridionale della Corsica o dalla base militare di Solenzara, quella sera molto trafficata. La Francia su questo non ha mai fatto luce”.
La domanda ad Amato
In qualità di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, sei anni dopo la tragedia del Dc9, ebbe mai informazioni dirette dai comandi militari italiani? chiede repubblica ad Amato che risponde “Da principio i militari si erano chiusi in un silenzio blindato, ostacolando le indagini. E quando da sottosegretario alla Presidenza ebbi un ruolo in questa vicenda, nel 1986, cominciai a ricevere a Palazzo Chigi le visite dei generali che mi volevano convincere della tesi della bomba esplosa dentro l’aeromobile. Era da tempo crollata la menzogna del “cedimento strutturale” dell’aeromobile e bisognava sostituirla con la tesi altrettanto falsa del cedimento interno a causa dell’ordigno”.
La reazione dei parenti delle vittime
“Sono parole molto importanti quelle dette da Amato ed è una corretta ricostruzione di tutto quello che nelle carte c’è, che sappiamo da anni” cioè “che il Dc9 è stato abbattuto” e che, secondo la ricostruzione di Francesco Cossiga del 2009 “sarebbero stati i francesi” dice Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, commenta l’intervista di Repubblica all’ex presidente del Consiglio. “Con questa nuova sollecitazione importantissima – aggiunge Bonfietti – si tratta di far tornare con forza l’attenzione sulla vicenda e di far capire che la nostra dignità nazionale è stata molto lesa dai comportamenti degli alleati”. Ora, sottolinea, occorre “chiedere con forza ai francesi e al presidente Macron – che non è coinvolto anche per motivi anagrafici – di attivarsi maggiormente per assumersi le loro responsabilità. È fondamentale e importante che insieme a me lo cominci a urlare anche qualcun altro. E Giuliano Amato è sempre stato una grande presenza per noi”. Tra le affermazioni di Amato, Bonfietti è rimasta colpita dalle rivelazioni su Craxi. “Non sapevo – dice – come lui sostiene, che fosse stato Craxi ad avvisare Gheddafi” del piano di farlo fuori, perché “nella ricostruzione di Cossiga era stato il generale Santovito quella notte ad avvisare” il leader libico. Ora, conclude Bonfietti, “mi aspetto qualcosa dalla Francia e mi aspetto che il Governo della Repubblica si attivi per farsi rispondere. Non è bello che i nostri alleati ci trattino così”.
Meloni investa della vicenda il Consiglio dei Ministri
“Amato a Repubblica suggella la verità su Ustica. Il Dc9 fu abbattuto da un aereo francese in missione Nato. Lunghi vergognosi depistaggi non hanno fermato le battaglie di Daria Bonfietti, dei familiari delle vittime, di tanti che non si sono arresi. Grazie, Andrea Purgatori”. Così su Twitter il senatore del Pd Walter Verini.
“Fu un missile francese ad abbattere il DC9 Itavia sui cieli di Ustica, lo ha detto Giuliano Amato che è stato presidente del consiglio nel ’92-’93. Chiedo a Giorgia Meloni di convocare subito il Cdm e togliere il segreto di Stato per dare conferma ufficiale: un atto ormai inevitabile”. Così su X (ex twitter) il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.
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