I militari della Capitaneria di porto hanno sequestrato 1600 chili di pesce non tracciato tra cui diversi chili di novellame di sarda nel corso di controlli all’Arenella a Brancaccio e nel quartiere Oreto a Palermo.
I controlli della capitaneria di porto
I controlli sono scattati insieme agli agenti di polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale e in un caso i vigili del fuoco. E’ stata necessario l’intervento dei pompieri per smontare una pescheria abusiva realizzare con strutture di metallo ancorate al marciapiede. Un sequestro è stato anche eseguito in un ristorante etnico di Palermo.
Il pesce sequestrato e le multe
Oltre al pesce sequestrato sia per mancanza di tracciabilità e anche perché non idoneo al consumo sono state elevate 21 sanzioni amministrative per 27 mila euro.
L’azione di controllo sul territorio posta in essere sottolinea, ancora una volta, il costante presidio attuato sul territorio dalla Capitaneria di porto – Guardia Costiera, a difesa della legalità e volto alla salvaguardia e tutela dell’ambiente e degli stock ittici, nonché al contrasto di tutti quei comportamenti illeciti potenzialmente nocivi per il consumatore finale.
Le attività delle ultime settimane
Le attività di controllo svolte dagli ispettori Pesca della Capitaneria di porto di Palermo, nelle ultime settimane, hanno avuto come obiettivi sia il contrasto alle attività di vendita abusiva su strada di prodotti ittici, che il controllo delle regolari attività di pescherie e ristorazione, con il fine ultimo di impedire l’immissione sul mercato di prodotti privi dei requisiti di tracciabilità, nel rispetto delle normative di settore e dei requisiti di igiene a, tutela del consumatore.
Particolare attenzione è stata posta al rispetto del divieto assoluto di commercializzazione del novellame di sarda, la cosiddetta “neonata”, particolarmente ricercata dai consumatori, ma di impatto devastante sull’ecosistema marino e, in particolare, sulla sopravvivenza della specie
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