Le verifiche nei primi 15 giorni di agosto

Controlli su pompe benzina, nel Palermitano oltre il 50% non in regola

Guardia di finanza in campo anche a Palermo per i controlli sui prezzi applicati al costo del carburante dai distributori di benzina. In questi 15 giorni di agosto sono stati verificati 37 impianti e ci sono state ben 20 violazioni. Tre per mancata esposizione dei prezzi o difformità di quelli praticati rispetto a quelli indicati. Altri 17 per inosservanza degli obblighi di comunicazione all’ Osservaprezzi carburanti, istituito presso il ministero delle Imprese e del made in Italy. Anche nel resto della Sicilia l’attività in corso, avviata ad inizio anno su tutto il territorio nazionale, proseguirà nei prossimi mesi.

Gli obblighi a cui tener fede

Ad essere impegnati i reparti operativi di tutta la Sicilia. Le operazioni saranno finalizzate, in particolare, a verificare il rispetto dei presidi normativi di interesse. Gli operatori del settore sono, infatti, destinatari di specifici obblighi di comunicazione dei prezzi praticati, attraverso il portale “Osservaprezzi carburanti”. I prezzi devono essere esposti pubblicamente nel luogo di esercizio, attraverso apposita cartellonistica. Oltretutto deve essere indicato il prezzo medio, determinato su base regionale, per gli impianti di distribuzione attivi sulla rete stradale. E poi anche quello su base nazionale per i punti di rifornimento situati in ambito autostradale.

I numeri dei controlli e il tipo di infrazioni contestate

Complessivamente sui controlli del prezzo del carburante per autotrazione, in particolare nel periodo ferragostano, la guardia di finanza ha intensificato i controlli a tutela dei cittadini in materia di trasparenza dei prezzi della benzina. Nei primi quindici giorni di agosto, sono stati effettuati 175 interventi. Tra questi 9 nei confronti dei distributori operanti sulle autostrade e altri 166 nei confronti degli impianti attivi sulla restante rete stradale. Contestate 89 violazioni di cui 44 per mancata esposizione dei prezzi o difformità di quelli praticati rispetto a quelli indicati. Le restanti 45 violazioni per inosservanza degli obblighi di comunicazione all’Osservaprezzi carburanti.

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