Controlli antiterrorismo e nel centro di Palermo scoppia il putiferio. “Il caos in via Crispi per l’ingresso al porto di Palermo è inaccettabile, intervenga il Prefetto”.
Il deputato M5S alla Camera, Riccardo Nuti, ha scritto al prefetto del capoluogo siciliano, Antonella De Miro, per sollecitare interventi atti a normalizzare la caotica situazione agli accessi al porto, determinatasi a seguito dell’innalzamento al livello 2 delle misure di sicurezza anti terrorismo messe a punto dall’Autorità portuale.
I nuovi provvedimenti, infatti, creano quotidianamente lunghe code di auto e mezzi pesanti lungo via Francesco Crispi, in entrambe le carreggiate, con contraccolpi notevoli alla circolazione e potenziali danni ambientali a causa dell’aumentata emissione di gas di scarico dei mezzi in prolungata sosta forzata.
“Da tempo – dice il parlamentare – chiediamo maggiori controlli al porto per aumentare la sicurezza, ma di ciò non possono fare le spese i cittadini, i commercianti, le compagnie di navigazione e le maestranze portuali, che con estrema difficoltà possono accedere al porto per svolgere il loro lavoro. Per questo ci siamo permessi di avanzare al Prefetto alcuni eventuali correttivi che nascono da un confronto con gli operatori del settore e da un’attenta analisi del contesto portuale palermitano che potrebbero, quantomeno, ridurre drasticamente i disagi che la cittadinanza sta patendo”.
I principali correttivi suggeriti dal M5S vanno dall’aumento del numero di guardie private che effettuano i controlli (attualmente effettuati da una sola persona), all’apertura, all’occorrenza e nelle ore di punta, di altri varchi di accesso al porto (varchi Sammuzzo e Colombo), alla dotazione di una linea internet per la postazione delle guardie giurate, con la creazione di una mail dedicata sulla quale far confluire da parte delle compagnie di navigazione la documentazione autorizzativa per i mezzi pesanti (attualmente il controllo a vista per ogni automezzo sta paralizzando l’accesso al porto).
E ancora: creazione di un software che interfacci enti portuali, doganali, forze dell’ordine e compagnie di navigazione per consentirgli di dialogare sui mezzi in transito al porto; creazione, con il coinvolgimento del Comune, di percorsi viari corredati di apposita cartellonistica con le giuste indicazioni per i vari imbarchi; creazione di aree idonee, adiacenti agli ingressi portuali, dove far confluire le auto ed i mezzi in modo separato, in modo da consentire l’effettuazione dei controlli senza intasare la via Francesco Crispi e i varchi di accesso al porto.
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