“Una panchina per dire no alla violenza di genere” è lo slogan dell’evento che si è svolto oggi a villa Sperlinga, a Palermo. Culmine della manifestazione è stato l’installazione di una panchina colorata di rosso come simbolo contro il femminicidio e in generale per testimoniare l’esigenza di affrontare con fermezza e determinazione il fenomeno della violenza sulle donne.
Ad organizzare l’iniziativa è stato il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci, che è anche componente della commissione Cultura dell’Ars.
“La panchina, posta all’interno di uno spazio pubblico accessibile a tutti i cittadini – dice Schillaci – diventerà così l’emblema della lotta contro ogni forma di sopruso e discriminazione nei confronti delle donne. Siamo davanti a una emergenza sociale, è un problema culturale, occorre fare tanta prevenzione e formazione – aggiunge – in questo senso fondamentali sono i i centri antiviolenza sul territorio che possono captare i bisogni delle donne”.
E continua: “Ogni 72 ore una donna viene assassinata. Occorre un approccio sinergico per risolvere il problema e partire dalle scuole primarie”.
“Ma – ricorda Schillaci – nella violenza di genere sono compresi anche gli uomini che possono essere anche loro oggetto di violenza da parte delle donne. Nel 2021, sono stati 200 gli uomini che hanno subito violenza dalle donne. Occorre una riflessione importante. Occorre passare dalla formazione per risolvere un problema globale”.
Alla manifestazione erano presenti la senatrice Cinzia Leone, vicepresidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e il procuratore aggiunto di Palermo, Annamaria Picozzi, componente della stessa commissione parlamentare, Paola Ganguzza, professore associato di ecologia marina dell’Università e vicepresidente dell’associazione “Donne di mare”, e Hassain Arif, presidente dell’organizzazione umanitaria internazionale “Life and Life”.
Queste le parole di Annamaria Picozzi, consulente commissione parlamentare sul femminicidio e contro ogni forma di violenza di genere: “Iniziative importanti perché il silenzio uccide molto di più della violenza. E’ molto importante ricordare che c’è la possibilità di denunciare. Si deve denunciare perché lo Stato è in grado di aiutare chi è in difficoltà e che soffrono questa drammatica situazione. E’ importante sapere che c’è un numero verde: il 1522 che aiuta tutte le donne vittima di violenza e poi ci si deve rivolgere alle forze dell’ordine”.