Diversi gli interventi dei vigili del fuoco di Palermo per il maltempo. Oltre all’albero all’incrocio in via delle Magnolie rimosso dopo diverse ore con l’intervento dei vigili del fuoco e di ruspe del Comune di Palermo i pompieri sono stati impegnati tra l’altro nella rimozione delle sede stradale di altri tre alberi. Uno in viale Strasburgo, un secondo in via Catania e un terzo nella scuola in via Nicolò Garzilli. Nei primi due interventi si sono registrati danni alle auto mentre nel terzo è stata danneggiata una finestra dell’istituto.
La tragedia sfiorata
Il maltempo imperversa su Palermo da ieri, questa notte si è sfiorata la tragedia in una zona residenziale per il crollo di un enorme albero secolare. Fortunatamente il fusto si è abbattuto sul lato prospiciente la strada. Comunque si parla di danni ingenti con diverse auto letteralmente schiacciate dal peso enorme dei rami.
E’ accaduto in viale Piemonte, all’angolo via delle Magnolie, nei pressi del cinema Tiffany. Parliamo quindi di un’area nevralgica della città, e non a caso questa mattina il traffico è letteralmente impazzito in zona. A lanciare l’allarme due automobilisti colpiti dal crollo dell’albero che sono usciti illesi dalla vettura.
Problemi in profondità
“La caduta del ficus macrophylla – afferma l’assessore alle Politiche ambientali e al Verde urbano, Andrea Mineo – è stata provocata dal maltempo degli ultimi due giorni. Da quel che emerge dalle relazioni degli uffici negli ultimi due anni sono stati effettuati interventi di sfoltimento. Ma soprattutto il Visual Tree Assessment Vta, un esame diagnostico mirato a verificare le condizioni di stabilità e salubrità dell’albero. Essendo inserito fra quelli monumentali, è stato costantemente monitorato nel tempo. Da quel che hanno potuto constatare gli operatori del verde pare esserci in profondità un ammaloramento nella sezione centrale dovuto all’età dell’albero”. Fenomeno non rilevabile con le strumentazioni e le tecnologie oggi a disposizione. “Siamo al lavoro come amministrazione insieme agli uffici – continua Mineo – per predisporre un censimento arboreo aggiornato corredato da un piano del verde ad oggi del tutto assente da anni”.
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